Bannon: "Le elezioni europee provocheranno un terremoto a Bruxelles"

Steve Bannon, ex capo stratega di Donald Trump, è convinto di un successo delle forze sovraniste che conquisteranno almeno un terzo dei seggi. Un risultato, questo, che cambierà gli scenari politici del Vecchio Continente

Bannon: "Le elezioni europee provocheranno un terremoto a Bruxelles"

Steve Bannon torna a far sentire la propria voce. Questa volta, l'ex capo stratega di Donald Trump, si sofferma sulle imminenti elezioni europee dicendosi sicuro di una grande affermazione delle forze sovraniste e populiste che cambierà gli equilibri politici a Bruxelles.

Bannon, infatti, è convinto che i partiti della galassia “eurocritica” possano conquistare un terzo dei seggi del nuovo Europarlamento. Ci sarà un "supergruppo di populisti e nazionalisti europei" che potrebbe contare "tra il 33 per cento e il 35 per cento" dei seggi. E questa affermazione "provocherà un terremoto a Bruxelles". Una scossa che cambierà gli scenari politici del Vecchio Continente.

In un'intervista all'agenzia Dpa, Bannon dice di viaggiare spesso in Europa ma solo in veste di "osservatore". L'ex consigliere del presidente Usa ribadisce, infatti, di non avere esercitato alcun ruolo in questa avanzata del populismo in Europa.

I leader di questi partiti, spiega, "non avevano bisogno di alcun aiuto. Sanno esattamente cosa fare. Sanno esattamente come motivare la loro base e sono molto concentrati su questo". Se confermato dalle urne, il risultato sarà ancora più significativo, considerando che solo due anni fa, con la vittoria in Francia di Emmanuel Macron, il populismo era considerato "morto". A riportarlo in auge, spiega Bannon, hanno contribuito anche i movimenti di protesta come quello dei Gilet Gialli.

L’ex stratega di Trump ha incontrato in Germania il capolista alle elezioni europee di Alternative fur Deutschland (AfD), Joerg Meuthen, del quale è rimasto entusiasta. Ha un "grande talento", dice Bannon. Quest’ultimo è certo che sarà proprio il partito di destra uno degli astri nascenti della politica europea, nonostante le difficoltà a liberarsi di rigurgiti razzisti e xenofobi.

"Credo che siamo

solo all'inizio dell'ascesa di AfD". Ma il partito deve concentrarsi sul “pericolo cinese” perché quel Paese "sarà un grosso problema in Germania, come lo è già in America".

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