Se non fosse stato per le mascherine, sarebbe sembrato un evento come tanti in era pre-pandemica. Invece era una sorta di maxi-test a cielo aperto, con 5mila persone che hanno partecipato a Barcellona al grande concerto rock del gruppo catalano Love of Lesbian, come esperimento dell'efficacia di un modello per grandi eventi. Un concerto vero diventato progetto di ricerca. Tantissimi giovani gomito a gomito, come una volta, a ballare sotto il palco e a cantare, soltanto con la mascherina Ffp2 sul viso.
Era il 27 marzo e adesso, un mese più tardi, i ricercatori spagnoli possono dire che l'esperimento è riuscito: nessun segno di un contagio acceso dall'evento di massa, uno dei più grandi raduni avuti in Europa da inizio emergenza, nessun segno di una catena di trasmissione partita dagli spalti, né di livelli più elevati di infezione dopo il raduno. Sei giovani sono sì risultati positivi entro 14 giorni dalla partecipazione al concerto, ma i ricercatori hanno concluso che quattro di loro si erano infettati altrove, non durante l'evento. E l'incidenza era comunque inferiore a quella osservata nella popolazione generale. Una notizia che arriva mentre diversi Paesi sono alla ricerca di formule per riaprire o allentare le misure e per riprendere ad organizzare eventi pubblici in sicurezza.
Le regole per il concerto prevedevano che i partecipanti si sottoponessero a test rapido antigenico alcune ore prima: chi risultava negativo poteva partecipare all'evento a porte chiuse, in cui le mascherine erano obbligatorie ma non era previsto alcun distanziamento sociale.
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