"Basta parlare di posti e punti". Grillo bacchetta Di Maio & Co.

Il comico tifa inciucio e lancia un appello al Pd: "È un'occasione unica". Ma non manca di dare una sferzata anche i suoi: "Sono esausto. Pensate solo alle poltrone"

"Basta parlare di posti e punti". Grillo bacchetta Di Maio & Co.

"Sono stufo". Al termine di una giornata convulsa, Beppe Grillo torna in campo per caldeggiare vivamente l'inciucio tra Movimento 5 Stelle e Partito democratico. Ed è ai giovani del partito guidato da Nicola Zingaretti che lancia un appello a sostenere l'accordo. "Abbiamo un'occasione unica", dice invitando chi di dovere a "sedersi a un tavolo" e a parlare. Il video, registrato nella sua casa di Genova e pubblicato sul suo blog poco dopo che Luigi Di Maio ha finito di parlare ai suoi in un appartamento al Pantheon, è anche uno schiaffo a chi, come il capo politico del suo stesso movimento, "pensa solo alle poltrone".

Nel video condiviso questa sera Grillo è un vero e proprio fiume in piena. Parla, come d'abitudine, di scenari globali e invita tutti ad avere una visione che sia più ampia dell'orizzonte quotidiano. E, sebbene in alcuni punti si perda a ragionare di urbanistica, trasporti e tecnologie, si fionda poi sulla cronaca politica, che sta tenendo appeso il Paese intero, ed entra a gamba tesa sulla trattativa che il premier incaricato Giuseppe Conte sta portando avanti per formare il nuovo governo giallorosso. Inizialmente, il garante del Movimento 5 Stelle si rivolge al Partito democratico. O meglio: "alla base, ai ragazzi del Pd". È a loro che il comico genovese dice con foga che si trovano davanti a "un'occasione unica". Il vero messaggio, però, non è diretto a loro ma ai politici che Conte stanno cercando di mettere insieme, tra un litigio e l'altro, una maggioranza. "Voglio che vi sediate a un tavolo, a parlare di queste cose - dice - e invece ci abbrutiamo a parlare di scalette, di controscalette... Il posto, lo dò a chi... i 10 punti, i 20 punti...".

L'attacco di Grillo, il primo tra i Cinque Stelle ad aprire all'alleanza con i dem, non fa sconti a nessuno. E tantomeno ai suoi. Le poltrone e i "20 punti" sono il vero nervo scoperto di Di Maio che in queste ore sta portando avanti una battaglia tutta sua. Secondo un retroscena pubblicato dall'Huffington Post, infatti, non è disposto a cedere sul doppio incarico: per sé vuole sia la vice presidenza del Consiglio sia un ministero di peso, come il Viminale o la Difesa. Una richiesta che Zingaretti e compagni continuano a non volergli accordare. "Basta, basta, io mi rivolgo al Pd, alla base, ai ragazzi del Pd. Sarete contenti, è il vostro momento questo. Il vostro momento. Abbiamo un'occasione unica - scandisce Grillo - non si riproporrà più così. Cerchiamo di compattare i pensieri, di sognare a 10 anni".

"Voglio dell'euforia, voglio sentirvi simpatizzanti, voglio che capiate che questa è una nazione straordinaria con della gente meravigliosa, che magari sta lì in un angolo e non è capita", tuona Grillo nel video di sei minuti abbondanti dopo un'articolata digressione che va dall'elogio del grafene al riuso dell'acqua di mare, dallo spreco di energia e materie prime al confronto con l'impatto ambientale della produzione della seta. "Invece - annota - facciamo discussioni stupide". E qui fa un esempio che non è da poco, anche per la recente agenda politica: la Tav. "Veramente - si domanda - non ci accorgiamo del momento storico straordinario che è questo, che c'è da riprogettare il mondo?". In chiusura il comico genovese, garante del Movimento 5 Stelle, ammonisce che "la politica deve scegliere che strada prendere", mentre "ci perdiamo in questa roba qui che non si riesce a capire...".

"Basta, sono

esausto" e chiude il collegamento. Il messaggio, però stato lanciato. In attesa che, probabilmente martedì, il Movimento dia la parola agli iscritti, che potranno esprimere un voto sulla piattaforma Rousseau.

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