In un lungo post, pubblicato sulla sua pagina Facebook, Alessandro Di Battista ha voluto ripercorrere le tappe del suo attivismo politico degli ultimi anni con il Movimento 5 Stelle e delle decisioni personali. Ha parlato delle promesse fatte agli elettori, delle proprie scelte di vita e della sua attività di parlamentare pentastellato, ricordando gli impegni presi e, infine, la decisione di restituire quote di denaro pubblico. E, infine, ha parlato di Rousseau, la piattaforma del M5S, rimarcando il suo ruolo di "volontario".
La posizione del pentastellato
"Sono due anni che faccio da volontario (attivista) dando una mano a Rousseau per quanto riguarda la funzione call to action. Ricordate che ho sponsorizzato le campagne sugli alberi o sul riciclo di giocattoli? Ecco - da volontario - quindi gratis - continuerà a farlo. Tutto qui. Eppure per qualcuno mi sarei venduto per un incaricio. Ma non vi viene da ridere leggendo una roba del genere", scrive l'esponente pentastellato, probabilmente riferendosi all'ipotesi di un suo incarico come referente del "Portale Eventi" della piattaforma del M5S.
"Resto volontario"
"Io sono un uomo libero", ha continuato Di Battista, "Devo tanto al Movimento e sarò sempre grato a Beppe Grillo, ma se non condivido una cosa la dico. Punto. E dato che condivido alcune iniziative di volontariato che lancia Rousseau, darò una mano, anche se dall'Iran non è una cosa semplice". L'esponente del M5S, infatti, aveva previsto di partire per la Repubblica islamica con l'obiettivo di realizzare alcuni reportage (un po' come aveva fatto dall'America Latina).
Il riferimento ai Benetton
E sempre dal suo profilo, l'ex deputato pentastellato ha rimarcato la sua posizione sul caso autostrade e ha dichiarato: "Rispetto agli ultimi due anni non è cambiato nulla. Volontario ero e volontario rimango, nella speranza che il Movimento, che ha fatto molto, porti a casa la battaglia del secolo: la revoca delle concessioni ai Benetton".
"Io e Di Maio? Diversi ma lo stimo"
Nel suo lungo post, Di Battista ha poi parlato del capo politico del M5S, Luigi Di Maio e ha scritto: "Io e Luigi siamo molto diversi. Non sempre siamo andati d'accordo ma gli voglio bene, lo stimo e gli sono grato per una serie di successi raggiunti (il decreto dignità è un provvedimento che ha reso l'Italia più civile). Luigi, dal crollo del ponte Morandi, non fa altro che pensare a dare giustizia a quei morti. Ne avremo parlato mille volte. Ebbene, se le concessioni verranno tolte ai Benetton, il Movimento farà qualcosa di grande".
"Riprenderci le autostrade è atto politico"
L'esponente del M5S si è soffermato a lungo sulla questione autostrade e ha continuato: "Riprenderci le autostrade è un atto politico eccezionale per contrastare quel liberismo galoppante (il vero fascismo di oggi) che, complice gran parte dell'informaizone, sta mietendo vittime a ogni latitudine". E ha aggiunto: "Io voglio combattere il liberismo e spero che il Movimento faccia lo stesso, anche perché in Italia sarebbe davvero l'unico a farlo".
Il tema delle privatizzazioni
Di Battista, a chiusura del suo lungo post, ha toccato diversi temi e ha posto un interrogativo: "Pensate che sulla visione di Stato, sulle privatizzazioni, sulla distruzione
dello Stato sociale a vantaggio dei privati, Renzi, Salvini e Bonino siano così diversi?". E poi ancora: "Queste sono le mie idee. Sono criticabili, ovviamente. Ma i miei comportamenti, francamente no".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.