Bergamo e Brescia, vaccini a tappeto. "Ora Bertolaso nuovo commissario"

Da oggi e per 5 giorni 30mila dosi per coprire gli over 60 delle due città. "Per arginare le varianti serve un cordone sanitario". Intaccate anche le scorte di siero. Forza Italia: lui al posto di Arcuri

Bergamo e Brescia, vaccini a tappeto. "Ora Bertolaso nuovo commissario"

Lombardia costretta a un cambio di passo per il piano vaccinale. La pervasività della variante inglese soprattutto in alcune province ha portato la Regione guidata da Attilio Fontana a viaggiare su un doppio binario, all'insegna della mitigazione e del contenimento del contagio di Covid-19 nelle zone più colpite, dove è stata prevista una zona arancione rafforzata, come nel Bresciano ma anche in altri 9 Comuni soprattutto nella Bergamasca. D'altronde la provincia di Brescia è la più colpita nelle ultime 24 ore: 901 sui 3.310 casi lombardi contro i 773 del Milanese. La campagna vaccinale, con un target di 6,6 milioni di lombardi, subirà un'accelerazione già dalle prossime ore, in virtù del piano regionale che oggi ha avuto il via libera della Giunta. Tra oggi e domani partiranno le vaccinazioni nelle zone più colpite (23 Comuni) . Le somministrazioni riguarderanno 30mila persone, al ritmo di 4-5mila al giorno, con priorità agli over 80, ma anche a chi ha tra i 60 e i 79 anni. Fasce d'età scelte sulla falsariga del modello israeliano. «Il nostro impegno è rimodulare, adottando nuove strategie rispetto alle linee guida degli ultimi 12 mesi - spiega Guido Bertolaso, chiamato dalla Regione Lombardia a gestire la campagna vaccinale -, fondate sulle chiusure forzate come strumento di prevenzione, ma non possiamo sempre e solo inseguire il virus. Per questo, abbiamo immaginato qualcosa di diverso. Interveniamo, con tempestività, anche a seguito di quanto accaduto in provincia di Brescia». «Con grande umiltà - afferma l'ex capo della Protezione civile - stiamo verificando se anche da noi è replicabile l'esperienza fatta in Gran Bretagna e in Israele. Non possiamo vaccinare tutti gli abitanti dei comuni in cui si registrano nuovi focolai purtroppo questo non può avvenire perché ci mancano i vaccini. La Lombardia sta riducendo anche le scorte dei perché riteniamo sia il caso di scendere sotto il 30%, stabilito dalle linee del Governo, perché bisogna vaccinare». Il responsabile del Piano Vaccini in Lombardia ha poi ribadisce che ci «troviamo in tempo di guerra: la variante inglese non si sta diffondendo solo in provincia di Brescia, bisogna rallentarla».

Il nome di Bertolaso ritorna anche nelle proposte politiche avanzate da Lega e soprattutto da Forza Italia che ieri ha presentato un nuovo piano vaccini su base nazionale. Servirebbe, sostiene il coordinatore nazionale degli azzurri Antonio Tajani, la creazione di un ministero ad hoc per gestire la pandemia o almeno di un sottosegretario apposito alla Presidenza del Consiglio. D'altronde il punto principale del piano è la guida stessa della macchina organizzativa. Non può essere, è l'idea di Tajani, gestita da chi ha altre pesanti e onerose responsabilità E il riferimento è al commissario Domenico Arcuri. «Serve una persona di comprovata esperienza - dice Tajani - per emergenze di questo genere» e l'identikit rimanda proprio all'ex capo della Protezione civile. «Più italiani riusciamo a vaccinare in tempi rapidi - dice l'azzurro - più si potrà far ripartire l'economia».

Un altro punto essenziale, sottolinea il deputato Andrea Mandelli, è «aprire la vaccinazione a tutti gli operatori sanitari che potranno quindi inocularli».

«Serve affrontare il nodo della licenza - aggiunge l'azzurro - per sfruttare il brevetto dei vaccini, avere partnership con le aziende dei vaccini per produrli anche nel nostro paese. Chiediamo poi che i medici siano messi in grado di trattare i pazienti a domicilio, sarà fondamentale potenziare la rete di assistenza e le Usca (unità speciali di continuità assistenziale), implementare il fascicolo sanitario e il dossier farmaceutico».

Secondo un calcolo prudenziale, attivando ospedali, strutture private, laboratori accreditati, medici di famiglia. sanità militare, pediatri e farmacie, si può raggiungere la cifra di 500mila vaccinazioni al giorno. Portando così il Paese a una copertura dell'80% della popolazione a inizio estate.

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