Domenica si torna a votare. Da Como a Verona, passando per Piacenza, Lucca, Frosinone e Catanzaro. Sono tanti i ballottaggi attesi alla prova di una domenica «caldissima» e di un altrettanto caldo «rischio astensionismo». Sono tredici i capoluoghi di provincia che vedranno uscire dal voto domenicale i nuovi sindaci. E i rappresentanti del centrodestra si dicono ottimisti che si possa ripetere il successo ottenuto al primo turno (con uno schiacciante 10-3).
Resta l'incognita delle alleanze. A Verona, a esempio, non si è ufficializzato nessun apparentamento e il gelo tra Sboarina e Tosi potrebbe, secondo molti osservatori, favorire l'outsider Damiano Tommasi, candidato di un «campo largo» di sinistra che riesce a mettere insieme, oltre al Pd e al Movimento Cinquestelle, anche Calenda e Renzi.
La partecipazione al voto e la consapevolezza che una nuova spallata è possibile anche al ballottaggio è il senso dell'ultimo video-appello diffuso sui canali social di Silvio Berlusconi. «Purtroppo, e nonostante la nostra ferma contrarietà - spiega Berluconi -, vi faranno votare in un'unica giornata, una domenica di giugno con temperature da record; una scelta che non aiuta certamente a diminuire e a combattere l'elevato tasso di astensionismo, vera piaga del nostro sistema democratico». Il voto si esaurirà, dunque, nella giornata di domenica ma per Berlusconi resta fondamentale la partecipazione e l'azione democratica. «Vi voglio rivolgere un appello, dal profondo del cuore: non trascurate questa importante occasione democratica con la quale avrete la possibilità di determinare il futuro della Vostra città, il suo ordinato sviluppo, la qualità delle Vostre vite e di quelle dei Vostri figli».
«Se sceglierete i candidati del centrodestra - aggiunge, il leader azzurro -, sarete certi di essere governati da sindaci capaci, preparati, esperti, operosi, che conoscono bene la vostra città. Votare lo schieramento avversario significherebbe, invece, consegnare le vostre città a sindaci con le mani legate da maggioranze divise su tutto al proprio interno, e tenute insieme solo dalla sete di potere».
La ricetta è sempre quella del «buon governo cittadino» che secondo Berlusconi i candidati del centrodestra sono in grado di garantire, grazie soprattutto alla condivisione di un programma che, laddove è stato possibile realizzare, ha dato prove di grande efficacia. «Dove i nostri amministratori hanno governato e tuttora governano - ricorda il presidente di Forza Italia -, hanno dato prova di attenzione allo sviluppo del proprio comune sulla base di un programma fatto di riduzione della pressione fiscale, di semplificazione della burocrazia, di attenzione all'ambiente, un programma di sicurezza e decoro urbano, di investimenti nel turismo, di sostegno alle fasce più deboli della popolazione». Il leader azzurro poi ricorda che proprio in questo momento gli amministratori locali sono chiamati a un compito strategico dal momento che «nei prossimi anni si dovranno impiegare nel migliore dei modi gli ingenti fondi europei del Pnrr».
Berlusconi non si è limitato all'appello. E ieri è andato a Monza per incontrare Dario Allevi. Rivolgendosi agli elettori brianzoli il leader azzurro ha ricordato che Allevi «è un sindaco straordinario che ha fatto tante cose per la città, che ha risolto tante situazioni difficili. Dobbiamo ridargli la città in mano per altri cinque anni».
E poi ha chiuso la manifestazione
elettorale con una previsione davvero felice: «Mi hanno lasciato fuori dalla politica per sei anni, quindi tornerò in campo. E sono sicuro che fra otto mesi quando ci saranno le nuove elezioni Forza Italia sarà sopra il 20%».
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