La ricetta di Silvio Berlusconi per rilanciare il paese passa dal taglio delle tasse. Sgravi a chi assume i giovani per aprire il mercato del lavoro e abbattere drasticamente il tasso di disoccupazione. "Avevamo lasciato l’Italia nel 2011 con un tasso di disoccupazione inferiore di due punti percentuali rispetto alla media europea - spiega il leader di Forza Italia in una intervista al Quotidiano Nazionale - oggi è di due punti superiore". Da qui la proposta, inserita nel programma del centrodestra, di eliminare qualsiasi "tassa per i primi sei anni per chi assume a tempo indeterminato".
A meno di due mesi dalle elezioni si delinea con chiarezza il programma del centrodestra. I sondaggi danno la coalizione guidata da Berlusconi super favorita. I consensi sarebbero a un passo dal 40%. Soglia che permetterebbe di governare senza alcun problema. "In Germania vi sono condizioni numeriche e politiche completamente diverse dalle nostre - assicura il Cavaliere - in Italia noi disporremo di una stabile maggioranza sia alla Camera che al Senato, quindi non ci sarà bisogno di nessuna grande coalizione, per la quale comunque non vi sarebbero assolutamente le condizioni politiche". L'obiettivo è "battere i Cinque Stelle" per "salvare l'Italia da un pericolo certo, ma vogliamo anche far ripartire il nostro Paese". "Con Renzi e il Pd non sarebbe possibile".
Nell'agenda di Berlusconi c'è, al primo posto, la riduzione della pressione fiscale. La flat tax permetterà di far ripartire l'economia e i consumi e soprattutto dar fiducia a quel ceto medio che, come spiega lo stesso leader di Forza Italia, "oggi è il segmento sociale più tartassato dal Fisco". Le misure inserite in programma non dimenticano, però, nemmeno i ceti più disagiati. "Per i più deboli - spiega a Qn - oltre all'estensione della no tax area a 12mila euro, cioè del reddito sotto il quale non si paga nulla, vi sarà addirittura l’imposta negativa: sotto quella che l'Istat definisce soglia di dignità sarà cioè lo Stato a versare ai cittadini la somma necessaria per raggiungere quella soglia - continua Berlusconi - l'abbiamo chiamato appunto reddito di dignità, perché servirà ad assicurare a tutti un tenore di vita dignitoso".
Nell'intervista Berlusconi affronta anche le polemiche contro le dichiarazioni di Attilio Fontana, candidato del centrodestra per la Regione Lombardia. "Ogni riferimento al concetto stesso di 'razza' è ovviamente lontano dalla mia cultura e dai miei valori - mette in chiaro - in questo caso si è trattato di un'espressione infelice della quale l’avvocato Fontana, che è persona moderata ed equilibrata, si è già scusato". Tuttavia l'ex premier trova sia un grave errore "focalizzare l'attenzione su una parola sbagliata e non sul rischio che l'Europa perda la sua identità, per effetto di un atteggiamento sbagliato, rinunciatario, di falso buonismo, che spesso prende il posto del giusto rispetto per le altre culture".
"Questo fenomeno, sotto la spinta di ondate migratorie incontrollate, può minare alle basi la nostra stessa civiltà - conclude il Cavaliere - solo un'Europa che abbia ben chiara la sua anima cristiana e liberale, e che ne sappia esigere il rispetto, può accogliere e integrare, entro limiti ragionevoli, dei cittadini stranieri che vogliano costruire da noi il loro futuro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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