Berlusconi: "Sì alla svolta sul green Ma no a veti sulle opere"

Il leader di Forza Italia ha tenuto a sottolineare che “sviluppo e ambiente sono complementari, non antagonisti”

Berlusconi: "Sì alla svolta sul green Ma no a veti sulle opere"

In una intervista a La Stampa, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha toccato diversi temi parlando del governo Draghi e anche della svolta green chiesta al Professor Draghi dal M5s.

Berlusconi: "Svolta green non blocchi le opere"

Sulla svolta a green ha tenuto a precisare che l’importante è che "non diventi il pretesto per riproporre la cultura del no. Sviluppo e ambiente sono complementari, non antagonisti". Infatti, in merito all'ipotesi di un Ministero per la transizione ecologica, proposto da Grillo durante l’incontro con Mario Draghi, Berlusconi non avrebbe nulla in contrario, purché non venga preso come pretesto per ritornare ai no tipici del Movimento per bloccare le opere.

Ha poi spiegato di aver incontrato Matteo Salvini e di aver avuto con lui un lungo e cordiale colloquio che li ha visti ancora una volta in piena sintonia. Berlusconi ha inoltre sottolineato di essere rimasto contento, ma per nulla sorpreso, che un partito forte come la Lega abbia condiviso l’appello fatto da Forza Italia affinché il centro-destra sia tra i protagonisti di una soluzione di alto profilo. Soprattutto dopo la perdita di maggioranza della sinistra e un momento di stasi e paralisi che l’Italia adesso non può certo permettersi di avere. "Sarei molto lieto se la Lega aderisse alla Carta dei Valori del Ppe che fu per larga parte riscritta da me nel 2006 nel Congresso di Roma dei Popolari Europei. Ma questa è una decisione che riguarda la Lega, se e quando i tempi saranno maturi" ha tenuto a dire Berlusconi, sottolineando anche che il centro-destra rimane la prospettiva politica.

Infine, Berlusconi ha precisato che Salvini non ha bisogno del suo aiuto per entrare a far parte del Ppe.

Centro-destra è unito sui temi cari

Per quanto riguarda la decisione degli amici di Fratelli d’Italia di non votare la fiducia al governo Draghi, il leader politico ha detto di non condividerne la scelta ma comunque di ripettarla. Si è detto comunque certo che, come avvenuto nel primo governo Conte, daranno il loro sostegno quando si tratterà di votare temi cari al centro-destra.

“Per il resto, la nostra coalizione governa bene la maggior parte delle regioni e moltissimi comuni e si presenterà ovunque unita alle prossime amministrative. Non credo sia indebolita. Il centro-destra è una coalizione plurale e la pluralità è una ricchezza, non una debolezza".

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