Bertolaso: "Marchini? Ho convinto io Berlusconi"

L'ex candidato di Forza Italia attacca Meloni e Salvini: "Pensavano di potermi dare ordini"

Bertolaso: "Marchini? Ho convinto io Berlusconi"

"Ci ho messo quasi una settimana a convincere Silvio". A rivelare il retroscena è lo stesso Guido Bertolaso, secondo cui il sostegno di Forza Italia a Marchini è merito suo.

"Sono io che ho portato Alfio da lui la notte del 25", rivela a Repubblica, "Berlusconi non voleva: Piuttosto che rompere la coalizione, andiamo avanti da soli diceva. Ma io avevo tutta Forza Italia contro, c’erano candidati in consiglio comunale che facevano manifesti senza neanche mettere il mio nome. Non c’erano più le condizioni. Io l’ho capito e ho fatto quello che ritenevo più giusto per il bene della città".

Secondo Bertolaso, Silvio Berlusconi non credeva che Alfio Marchini fosse "all’altezza di risolvere i problemi della città". "Al che gli ho garantito: mi metto a disposizione io, gli darò una mano. E lui ha ceduto", spiega, "Alfio si è reso conto che per come è ridotta Roma servirebbero dieci sindaci, non uno solo".

Bertolaso non risparmia però gli altri leader del centrodestra. A partire da Matteo Salvini: "Non potevo certo allearmi con uno come Salvini, la cui ragione sociale è avere una capitale debole, in declino", dice, "Un fascista che sputa sul tricolore e sostiene che il presidente Mattarella è un ubriacone. Berlusconi ha capito e ha ribaltato il tavolo".

Quanto alla candidatura Giorgia Meloni: "Me l’ha detto lei prima di annunciarlo: Non posso consentire che FdI vada sotto il 10%. L’ha fatto per meri calcoli di bottega. Non certo per amore di Roma... La verità è che lei e Salvini avevano fatto male i conti.

Pesavano che fossi uno manovrabile, incline a prendere ordini da loro. Ma la mia storia è quella di un uomo che ha saputo resistere a pressioni politiche anche violentissime. Volevano comandare. Non ci sono riusciti. E hanno usato ogni pretesto per ammazzarmi".

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