Bibbiano, nervo scoperto Pd. L'ira per la visita di Salvini

Il vicepremier ha deciso di andare in Emilia Romagna per chiedere la verità sugli affidi illeciti. Ma scoppia il caso

Bibbiano, nervo scoperto Pd. L'ira per la visita di Salvini

Matteo Salvini ha deciso di andare a Bibbiano. Il vicepremier vuole vederci chiaro in una vicenda che di fatto sta infuocando e non poco il dibattito politico. Come è noto è in corso un'inchiesta su presunti affidi illeciti proprio nel comune dell'Emilia Romagna. Il titolare del Viminale ha annunciato la sua presenza sul territorio con un messaggio sui social: "Buongiorno Amici. Oggi sarò a #Bibbiano per confermare il mio impegno, da papà e da ministro, in difesa di chi non si può difendere: giù le mani dai bambini!". Salvini sarà alle 15 nella piazza di Bibbiano. La polemica politica si è infuocata di fatto per il coinvolgimento dell'ex sindaco di Bibbiano del Pd con l'accusa di aver violato le norme che di fatto regolano le norme sull'affido. E su questo fronte è intervenuto il presidente della Regione Emilia Romagna, sempre del Pd, Stefano Bonaccini: "Abbiamo ascoltato e letto dichiarazioni inaccettabili, accuse che nulla c’entrano con l’inchiesta, accostamenti che la stessa procura di Reggio Emilia ha dovuto pubblicamente smentire. La campagna d’odio scatenata sui social non solo non permetterà di fare un passo avanti nell’accertamento dei fatti, ma rischia al contrario di generare altri mostri e altri reati".

Lo scontro politico non si spegne però qui. Il Pd accusa la Lega e Salvini di voler fare una passerella a Bibbiano e puntano il dito contro i Cinque Stelle per avre finanziato l'associazione Hansel e Gretel che si trova al centro del caso affidi. Intanto il centrosinistra ha chieston una commissione d'inchiesta speciale per la tutela dei minori in Emilia Romagna. Ma gli attacchi non si fermano: "Siri, sindaco nel foggiano, morto in Calabria e Salvini fa passerella a Bibbiano. Omicidi di stampo mafioso in Calabria, un sindaco leghista arrestato nel foggiano, la vicenda Siri che incombe e il nostro ministro dell’Interno va a fare passerella a Bibbiano. Complimenti", ha affermato il vicepresidente dei senatori Pd, Franco Mirabelli.

Sul caso è intervenuto anche il Guardasigilli Alfonso Bonafede che a Zapping ha ribadito l'impiego di una squadra speciale per verificare come siano andate davvero le cose: "Eventuali conflitti di interesse che riguardino giudici minorili, operatori, cooperative. È emerso un sistema malato - ha aggiunto - in cui la giustizia perde un pezzo di monitoraggio, la squadra speciale che istituisco invece si concentrerà su un sistema di controllo in tutte le fasi dell’affidamento". Su questa materia inoltre, ha concluso Bonafede, "la legge è molto datata, e si darà anche impulso a possibili modifiche normative". Insomma il caso Bibbiano farà discutere ancora a lungo. E ad accendere le polemiche arrivano anche gli insulti ai cantanti che in queste settimane hanno espresso il loro parere sulla vicenda chiedendo la verità. È il caso di Nek che su Facebook ha lanciato un appello per far luce, da padre, sui fatti che riguardano Bibbiano. Nek infatti ha ricevuto pesanti critiche sui social ma sopratutto una stoccata da Repubblica.

In un articolo di Bottura infatti le canzoni di Nek vengono paragonate alla tragedia di Hiroshima e Nagasaki. Un accostamento che nulla ha a che vedere con le parole del cantante. La sua unica colpa? Aver alzato il velo su una vicenda dai lati oscuri.

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