Nove parole dette a braccio hanno scatenato un putiferio globale e rischiano di aggravare ulteriormente la situazione in Ucraina. «Per l'amor di Dio, quest'uomo non può rimanere al potere», ha affermato Joe Biden riferendosi a Vladimir Putin (dopo averlo definito un «macellaio») al termine del suo discorso a Varsavia, costringendo prima la Casa Bianca e poi il segretario di stato Usa Antony Blinken a una immediata marcia indietro per tentare di limitare i danni.
«Il punto del presidente era che a Putin non può essere concesso di esercitare potere sui vicini e sulla regione. Non stava parlando di Putin al potere in Russia o di un cambio di regime», ha spiegato subito un funzionario di Pennsylvania Avenue. E ieri il titolare di Foggy Bottom ha voluto ribadire che «come ci avete sentito dire ripetutamente, non abbiamo una strategia per un cambio di regime a Mosca». «Credo che il presidente e la Casa Bianca abbiano sottolineato semplicemente che Putin non può avere il potere di fare una guerra o impegnarsi in un'aggressione contro l'Ucraina o contro chiunque altro», ha sottolineato il capo della diplomazia americana nel corso della sua visita in Israele, affermando che la posizione del leader del Cremlino «in questo caso, come in ogni caso, dipende dal popolo russo». Il Washington Post, citando alcune fonti, ha fatto sapere che anche i funzionari della Casa Bianca sono stati colti di sorpresa da Biden, poiché nel discorso preparato per Biden a Varsavia non c'era nessun riferimento al fatto che il leader di Mosca non potesse restare al potere, ma il presidente Usa lo ha detto a braccio. Secondo Richard Haass, importante diplomatico americano già responsabile per la pianificazione della politica del Dipartimento di Stato, coordinatore per l'Afghanistan, e attualmente presidente del Council on Foreign Relations, le parole di Biden hanno reso «una situazione difficile più difficile, e una situazione pericolosa più pericolosa. Sostanzialmente scoraggia Putin da qualsiasi compromesso». Non sarà semplice «rimediare al danno provocato - ha precisato con la Bbc - ma suggerisco ai collaboratori del presidente di mettersi in contatto con le controparti e chiarire che gli Usa sono pronti a relazionarsi con il governo russo in carica».
Sul tema è intervenuta anche l'ambasciatrice americana alla Nato, Julianne Smith: a suo parere quella del Comandante in Capo è stata «una reazione umana dopo quello che aveva visto nel corso della giornata» incontrando i rifugiati ucraini, ma «gli Stati Uniti non hanno una politica di cambio di regime in Russia». Pure oltreoceano le parole del Comandate in Capo hanno suscitato diverse critiche. «Non ho sentito direttamente cosa ha detto Biden ma ho visto la posizione della Casa Bianca, come Ue non stiamo cercando un cambio di regime, spetta ai cittadini russi decidere se lo vogliono. Quello che vogliamo nel caso della Russia è impedire che l'aggressione continui e questo è il nostro obiettivo: fermare la guerra di Putin contro l'Ucraina», ha affermato l'Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell'Ue Josep Borrell. E il presidente francese Emmanuel Macron ha preso le distanze dal collega di Washington dicendo che «non utilizzerebbe» nei confronti di Putin la parola «macellaio» e che non bisogna alimentare «una escalation né di parole né di azioni» in merito alla guerra in Ucraina. E ha fatto sapere che oggi o domani parlerà al telefono con Putin per organizzare un'operazione di evacuazione di civili dalla città di Mariupol. Anche da Londra il segretario all'Istruzione, Nadhim Zahawi, ha spiegato che «sta al popolo russo decidere da chi essere governato», mentre la Turchia tramite il portavoce presidenziale Ibrahim Kalin ha detto che il dialogo con Mosca deve continuare per aiutare a porre fine al conflitto: «Se tutti bruciano i ponti con la Russia, chi parlerà con loro alla fine della giornata?».
In Italia, Matteo Renzi si è discostato indirettamente da Biden commentando «bravo Emmanuel Macron», e il leader di Azione Carlo Calenda ha twittato: «Mi pare che anche i più
filo atlantici (come me) debbano ammettere che il modo in cui Biden parla della Russia è pericoloso e irresponsabile. Passa da una gaffe all'altra senza soluzione di continuità da prima dell'inizio del conflitto in Ucraina».
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