Bimba ferita in casa da una pistola, il papà sotto inchiesta

L'uomo accusato di omessa custodia di armi. Gravissima la piccola, ancora in coma

Bimba ferita in casa da una pistola, il papà sotto inchiesta
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Resta appesa a un filo la vita della bambina di tre anni che il primo gennaio è rimasta ferita da un colpo partito dalla pistola del padre a Gardone Valtrompia, nel Bresciano. All'ospedale papa Giovanni XXIII di Bergamo la piccola è stata già sottoposta a un intervento chirurgico alla testa e attualmente si trova in terapia intensiva in prognosi riservata. Il proiettile è entrato dalla guancia e uscito dal capo. Un impatto devastante. La bimba - ancora in coma - è seguita da una équipe specializzata e i medici si sono presi 24 ore per valutare le sue condizioni e soprattutto l'entità dei possibili danni cerebrali riportati. E mentre un'intera comunità prega insieme alla famiglia per la sopravvivenza della bimba, procedono gli accertamenti per capire cosa è accaduto.

Ieri i tecnici della sezione investigativa dei carabinieri hanno predisposto analisi e campionamenti su tutti gli abiti dei componenti della famiglia e di chi era presente al momento dell'incidente alla ricerca di tracce di polvere da sparo e di residui, mentre si presuppone che l'attività di cura e di pulizia della ferita possa in qualche modo avere alterato il quadro dei rilievi sulla piccola. A complicare le indagini la presenza di altra polvere pirotecnica nell'area: nelle ore immediatamente precedenti alla tragedia nel giardino della villetta sono stati infatti sparati dei fuochi d'artificio e delle miccette che avrebbero contaminato la zona. Gli inquirenti vogliono però vederci chiaro su quello che comunque, al momento, è classificato come incidente domestico. La Procura di Brescia ha intanto iscritto il padre nel registro degli indagati con l'ipotesi di lesioni colpose e omessa custodia dell'arma.

Non è chiaro in che modo una bambina di soli tre anni abbia potuto impugnare una pistola carica calibro nove e premere il grilletto della semiautomatica sbloccata. Stando una seconda ipotesi a maneggiare l'arma potrebbe essere stata l'altra bambina di cinque anni, che in effetti si trovava con la sorellina al momento dello scoppio. Ma nessuna pista è esclusa. Al contrario di quanto emerso inizialmente, pare che quella pistola - regolarmente detenuta dal padre e ora messa sotto sequestro - si trovasse sul comodino della camera da letto dei genitori. E la tragedia si è consumata proprio al primo piano dell'abitazione nel comune bresciano.

Secondo quanto riferito dai genitori, l'arma era stata caricata dall'uomo per paura dei ladri. Versioni che andranno verificate. «Siamo sconvolti», ha ripetuto nelle scorse ore Giuliano Brunori, sindaco del paese simbolo delle armi nel mondo e ora macchiato di sangue sin da questa alba di 2025.

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