"La riforma della cittadinanza riguardi non solo gli stranieri minorenni ma quelli maggiorenni". Mentre in Italia continuano senza sosta gli sbarchi di clandestini e infiamma la polemica politica sulla gestione dell'accoglienza, il presidente della Camera Laura Boldrini getta benzina sul fuoco cavalcando lo ius soli e proponendo addirittura di regalare la cittadinanza anche agli stranieri adulti. "Se la legge sulla cittadinanza è uno strumento di integrazione - dice ai microfoni di Radio Vaticana - allora ritengo che bisogna anche non escludere quella dei maggiorenni, quella degli adulti".
La Boldrini non è super partes. Non lo è mai stata, tantomeno quando pontifica sull'immigrazione. E, in un'estate calda segnata dagli interventi a gamba tesa della Cei, non poteva mancare il tackle del presidente della Camera che si schiera dalla parte di monsignor Nunzio Galantino per attaccare i "professionisti delle polemiche", ovvero Matteo Salvini e compagnia bella che si oppongono alla poltica di accoglienza di Matteo Renzi e Angelino Alfano. "Ci sono professionisti delle polemiche nel nostro Paese, che peraltro sono quasi sempre privi di argomenti propri - pontifica il presidente della Camera - quindi si esercitano attaccando gli altri e a volte facendolo anche in modo pesante e volgare". E così si ritrova a difendere Galantino ("Esprime i principi del Vangelo") e l'Unione europea: "Io rimango sempre abbastanza sorpresa da chi, invece, propina il ritorno ai vecchi Stati nazionali chiudendo le frontiere e ognuno per sé, perché questo non solo è anacronistico, ma non è efficace".
Più che difendere il numero uno della Cei dagli attacchi di Salvini, alla Boldrini interessa riformare la legge sulla cittadinanza e, soprattutto, estenderla a tutti gli immigrati che sbarcano in Italia. Non le basta, infatti, lo ius soli portato avanti dalla sinistra. Vuole garantire la cittadinanza italiana a tutti gli immigrati irregolari. "Diversamente - spiega a Radio Vaticana - si creerebbe una situazione abbastanza difficile da gestire per le stesse famiglie, e non vogliamo creare sacche di marginalità.
Vogliamo fare in modo che chi vive e lavora nel nostro Paese e paga le tasse, abbia anche la possibilità di sentirsi parte attiva del nostro tessuto sociale". Delle tensioni sociali, invece, non si cura. Tanto a pagare gli effetti delle sue battaglie ideologiche sono sempre gli italiani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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