Ore di fuoco in Parlamento per l'informativa del premier Giuseppe Conte sul caso Mes. "Se fosse vero che ho tradito e che sono uno spergiuro - ha attaccato il presidente del Consiglio nel corso del suo intervento - dovrei rassegnare subito le dimissioni". Chiaro riferimento alle accuse delle opposizioni in merito all'ok che Conte avrebbe dato al progetto di revisione del fondo salva-Stati con condizioni peggiorative per l'Italia e i suoi conti pubblici. Poi il premier ha messo nel mirino Matteo Salvini ("Se queste accuse non avessero fondamento e anzi fosse dimostrato che chi le ha mosse era ben consapevole della loro falsità, avremmo la prova che chi ora è all’opposizione e si è candidato a governare il Paese con pieni poteri, sta dando prova, e purtroppo non sarebbe la prima volta, di scarsa cultura delle regole e della più assoluta mancanza di rispetto delle istituzioni") e Giorgia Meloni ("Pur di attaccare la mia persona e il Governo non ci si è fatti scrupolo - e mi sono sorpreso, se posso dirlo, non della condotta del senatore Salvini, la cui disinvoltura a restituire la verità e la cui resistenza a studiare i dossier mi sono ben note, quanto del comportamento della deputata Meloni - di diffondere notizie allarmistiche, palesemente false, che hanno destato preoccupazione nei cittadini e, in particolare, nei risparmiatori"), scatenando la bagarre tra i banchi di Lega e Fratelli d'Italia.
Borghi contro Conte e Di Maio
Tra i leghisti più battaglieri Salvini (clicca qui per il leggere il suo intervento) e Claudio Borghi, che - racconta il Corriere.it - si è infilato in una delle pause del discorso di Conte urlando: ""Ci sta dicendo che Di Maio lo sapeva!", per poi rivolgersi allo stesso Di Maio, che affiancava il premier, gridandogli: "Di Maio alzati! Alzati, vattene, su!". Ma il capo politico M5S ha fatto finta di nulla, rimanendo al suo posto. Scatenando così la rabbia di Borghi, che prima si è sfogato con un velenoso post su Twitter: "Stiamo ascoltando un discorso vergognoso da parte di Conte. Ma chi ci siamo andati a prendere? Un mentitore seriale un travisatore di ogni parola e ogni atto. Ma come fa Di Maio a stare seduto di fianco ad uno che in pratica gli sta dando del coglione? Ma come si fa?".
Stiamo ascoltando un discorso vergognoso da parte di conte. Ma chi ci siamo andati a prendere? Un mentitore seriale un travisatore di ogni parola e ogni atto. Ma come fa Di Maio a stare seduto di fianco ad uno che in pratica gli sta dando del coglione? Ma come si fa?
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) December 2, 2019
Poi, intervistato all'interno di Radio1 in Viva Voce, ha definito il Trattato sul Mes "non solo da stoppare, ma da liquidare in generale. Non ha senso. Non serve a quello per cui si dichiara che serva. Per fare garanzia sui titoli di stato in tutto il mondo c'è una Banca centrale, che è quella che è intervenuta quando il rischio di contagio sembrava ingestibile, vale a dire nel 2012". Ma allora a cosa serve il Mes? Per il leghista "a qualcos'altro. E quel qualcos'altro è la stessa cosa che in passato ci ha rubato 60 miliardi per, fintamente, darli alla Grecia, ma realmente darli a banche tedesche e francesi. Adesso si rischia il bis: forse anche basta". Quindi la chiusura su Conte, definito un "pericolo" e "senza scrupoli": "È un pericolo.
La storia dell'Italia nei secoli non è stata esente da personaggi al potere che erano discutibili: si va da Nerone a Caligola. Purtroppo in questo momento questo sfortunato paese è in mano a una persona senza scrupoli che mente costantemente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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