I mercati puntano su un "pareggio"

Le Borse di Parigi e Milano in positivo

I mercati puntano su un "pareggio"
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I mercati abbozzano un sorriso all'indomani del primo round delle elezioni francesi. La Borsa di Parigi è arrivata a segnare +2,8% salvo poi dimezzare i guadagni chiudendo a +1,09%; meglio ha fatto Milano (+1,7%) complice il forte traino delle banche. Il Rassemblement National difficilmente raggiungerà la maggioranza assoluta al secondo turno e agli occhi dei mercati un parlamento «conteso» è il minore dei mali in quanto si eviterebbero politiche fiscali troppo dispendiose. «Questa reazione positiva sembra contro intuitiva, considerando che i mercati mal tollerano l'incertezza - argomenta Gabriel Debach, market analyst di eToro - e la situazione politica frammentata potrebbe preannunciare futuri problemi per l'economia francese. È essenziale, quindi, considerare con cautela l'ottimismo odierno (ieri per chi legge, ndr)». L'euforia è stata decisamente minore tra i titoli di stato: dopo iniziali acquisti sui titoli sovrani francesi (e anche sui Btp), i rendimenti degli Oat con scadenza decennale sono tornati a salire. Guardando a tutti i possibili scenari, tra gli analisti c'è anche chi vede rosa a prescindere.

«In tutti gli scenari che si prospettano, non crediamo che la Francia si discosterà dai suoi vincoli di bilancio nei confronti dell'Ue e quindi ribadiamo che i timori del mercato di politiche non ortodosse e di espansione fiscale siano esagerati», è il parere di Zehrid Osmani, Head of Global Long Term Unconstrained Equities e Senior Portfolio Manager di Martin Currie (parte di Franklin Templeton), che vede una buy opportunity sulle azioni francesi, in particolare su banche, servizi di pubblica utilità e titoli delle infrastrutture, tipicamente più sensibili agli spread sovrani.

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