Se la Gran Bretagna non chiede l'uscita dall'Unione europea, ci pensa la stessa Europa. Il Parlamento europeo riunito in seduta straordinaria a Bruxelles ha infatti approvato una risoluzione nella quale chiede alla Gran Bretagna di attivare "immediatamente" la Brexit e l'articolo 50 del Trattato di Lisbona per l'uscita dalla Ue.
Nel testo che è stato approvato con 395 sì e 200 no, si esorta il Regno Unito ad avviare al più presto i negoziati, "per evitare un'incertezza che sarebbe dannosa e per proteggere l'integrità dell'Unione". I parlamentari sottolineano poi che "la volontà espressa dal popolo britannico deve essere interamente e scrupolosamente rispettata". Inoltre è stato chiesto al Consiglio Ue di annullare la presidenza britannica dell'Unione Europea, prevista per il secondo semestre del 2017.
"Londra non potrà scegliere quello che le pare", "minaccia" intanto Angela Merkel che avverte la Gran Bretagna e preme perché un'uscita dalla Ue venga presto formalizzata.
"Faremo in modo che i negoziati non si sviluppino sul principio della scelta del menù", spiega la Cancelliera al Bundestag nel giorno del primo Consiglio Ue dopo il referendum sulla Brexit, "Chi esce da una famiglia non può sperare che tutti gli obblighi spariscano e si mantengono solo i privilegi". Il Regno Unito, quindi, non potrà conservare l'accesso al mercato unico dell'Ue, se nega la libera circolazione dei cittadini comunitari nel suo territorio: "Nessun privilegio senza doveri", ha detto, "Deve esserci una differenza sensibile tra essere o meno membro dell'Ue. Il libero accesso al mercato comune richiede che si accettino quattro libertà fondamentali europee: quella delle persone, dei beni, dei servizi e del capitale".
Per quanto riguarda il futuro dell'Europa, anche a Berlino regna l'ottimismo: "L'Unione europea è abbastanza forte per sopravvivere all'uscita della Gran Bretagna, è abbastanza forte per continuare ad andare avanti con 27 paesi membri", ha sottolineato la Merkel.
"Nessuno, in Commissione europea, negozierà nulla con il Regno Unito finché Londra non avrà notificato formalmente la decisione di uscire dall'Ue", attacca duro Jean-Claude Juncker, "Ho vietato ai
commissari, ai direttori generali, ai funzionari, di negoziare con qualunque rappresentante del governo britannico. Nessuna ratifica, nessun negoziato. Non vorrei che si installi l'idea che si possano condurre negoziati segreti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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