Per ora sembra finita a tarallucci e vino. Sciabole rinfoderate. Sorrisi a denti stretti. L'azienda ha parlato, ha dato in sostanza ragione a tutti e due e quindi a nessuno. Mentana (foto a destra) e Gruber (foto a sinistra) hanno sottoscritto le parole dell'editore Cairo. Insomma la querelle scoppiata nei giorni scorsi tra le due star della galassia La7 per ora si è ricomposta, il direttore del Tg - a meno di altre irritazioni in agguato - ha ritirato l'ultimatum. Dunque, per il momento, non sembra intenzionato a dimettersi e ad ascoltare le sirene di altri lidi. La lite con la Gruber aveva fatto immaginare scenari di passaggio del number one della rete al canale Nove, dove sarebbe andato a costruire un nuovo spazio di approfondimento. Per chi non avesse seguito le puntate precedenti, ecco un riassunto: lunedì Mentana sfora di molti minuti con il suo notiziario mentre è alle prese con il possibile ingresso dell'esercito israeliano a Rafah, la Gruber può cominciare solo alle 20,46 e non alle Otto e mezzo come recita il titolo della trasmissione e dà dell'incontinente al collega. Questi martedì mattina via Instagram la apostrofa come maleducata e definisce ignavi i vertici della rete che non intervengono e a sera in diretta minaccia dimissioni. Apriti cielo. Tremano i palazzi. Se Mentana se ne va il tg, impalcatura del palinsesto, si sbriciola. Che fare? Il direttore Salerno e l'editore Cairo rimasti a guardare a inizio della querelle, sono costretti a vergare un comunicato per calmare la furia di Mentana. Parole ecumeniche per tenere tutti buoni: «La7 sta conseguendo ottimi risultati grazie al contributo di tutti e ad un prezioso lavoro di squadra - recita il comunicato - Per questo è fondamentale che non venga mai a mancare il rispetto reciproco. Così come è fondamentale che non manchi il rispetto verso un'Azienda che ha nei suoi valori fondanti la libertà di espressione e l'autonomia responsabile dei suoi conduttori e giornalisti». Parole cui Mentana ha risposto via social con un «Sottoscrivo». E pure Gruber con: «Condivido da sedici anni la linea e le regole della mia azienda».
Dunque, per ora, pace. Ma i due, che non si sono mai amati, a cui l'ego non fa difetto e che si sentono (e sono) big dell'informazione, sono pronti a sguainare di nuove le spade. Intanto «Chicco» ritrova un po' di ironia.
Nel servizio andato in onda ieri sera a Striscia la notizia replica a Valerio Staffelli che cerca invano di consegnargli il Tapiro d'oro con tanto di pannolone (in riferimento all'accusa di incontinenza lanciata dalla Gruber): «Non me lo merito, c'è un optional di troppo che sarebbe più adatto ad altri. Sarebbe difficile fare maratone tv di venti ore se fossi incontinente».
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