La morte del presidente della Regione comporta le dimissioni della giunta e lo scioglimento del consiglio. Ci sono dieci giorni di tempo per convocare il consiglio regionale e procedere alle dimissioni dei consiglieri e sessanta giorni per le nuove elezioni. Sarà così non solo eletto un nuovo presidente della Regione per succedere a Jole Santelli, ma sarà anche rinnovata l'intera aula. Facendo conti approssimativi, si arriverebbe sotto Natale. È così possibile che il voto sarà anticipato o più probabilmente rimandato.
Nel frattempo, a guidare la Calabria sarà il vicepresidente della Regione, Nino Spirlì, leghista amico da anni di Matteo Salvini. Uomo di cultura che ama le provocazioni, omosessuale dichiarato, cattolico praticante, guiderà temporaneamente la Regione Calabria dopo la scomparsa della governatrice Jole Santelli. Personaggio molto controverso, «politicamente scorretto», Spirlì, 58 anni, originario di Taurianova (in provincia di Reggio Calabria) ha anche numerose deleghe, assegnategli da Santelli all'atto della sua nomina in giunta, avvenuta il 18 marzo su indicazione diretta - riferirono allora fonti accreditate e riporta oggi l'Agi - dello stesso Salvini.
Tra le deleghe di Spirlì, primo assessore in quota Lega nella storia della Calabria, ci sono beni culturali, attività culturali e teatrali, politiche del commercio e dell'artigianato, legalità e sicurezza e, quale vice, «funzioni vicarie, sostituendo il presidente in caso di assenza o impedimento, nell'esercizio dei poteri, delle funzioni e delle prerogative di questi, anche nei rapporti istituzionali presso la Conferenza Stato-Regioni e presso l'Ufficio di Presidenza dei presidenti delle Regione».
Jole
Santelli era stata eletta a gennaio e si era insediata il 17 febbraio. La giunta della prima presidente donna della storia della Calabria è durata poco meno di otto mesi. A breve la parola tornerà di nuovo agli elettori.
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