"Campo largo? Macchè, un campo minato". La sentenza sulle mire dei giallorossi

Dopo i grandi annunci, i primi dietrofront. Il renziano Ettore Rosato non usa mezzi termini: “Non c’è un progetto per il Paese”

"Campo largo? Macchè, un campo minato". La sentenza sulle mire dei giallorossi

Negli scorsi mesi sono stati tanti gli annunci, molte le promesse dell’area giallorossa. Partito Democratico e Movimento 5 Stelle uniti, stretti, per tentare di vincere le politiche del 2023. Piccolo dettaglio, la diversità di vedute tra Letta e Conte su molti dossier. Fino al crollo pentastellato, con la scissione targata Luigi Di Maio e la necessità di Conte di riposizionarsi, minacciando la tenuta del governo Draghi. Si va verso l’archiviazione del campo largo? Tutto può essere. Secondo Ettore Rosato, sarebbe più corretto parlare di campo minato.

Ospite di Controcorrente, l’esponente di Italia Viva si è soffermato su questa fase difficile per l’area giallorossa, un giudizio categorico: “Campo largo della sinistra? Lo chiamerei campo minato, non si costruisce un progetto per il paese mettendo insieme simboli diversi solo per cercare di vincere contro la destra”. Rosato ha inoltre rimarcato: “Le posizioni assistenzialiste e giustizialiste di questa sinistra sono molto lontane dal progetto riformista di Italia Viva. Non si può parlare di un'alleanza politica senza un progetto per il Paese”.

È difficile parlare di campo largo della sinistra pensando all’azione del Movimento 5 Stelle contro Draghi. “Sta facendo di tutto per mettere in difficoltà il governo”, l’analisi di Rosato: “Sono veramente imbarazzanti: ostruzionismo, ostacoli di tutti i tipi, obiezioni incomprensibili”. Renziani scatenati contro i grillini, ma non sono gli unici.

Primo sostenitore del nuovo Ulivo, anche Romano Prodi si è rassegnato: il campo largo va archiviato. Il dem Andrea Marcucci ha inviato il segretario Letta a valutare la ricostruzione delle alleanze, avviando un dialogo concreto con Renzi, Calenda, Sala, Di Maio, gli ecologisti e così via.

Citato dal politico toscano, Beppe Sala ha un’opinione molto precisa sull’area di centrosinistra: “Dico da tanto tempo che il campo largo di fatto non esiste, è evidente. Nel campo largo da una parte e dall'altra non c'è mai stato nessuno che ha detto 'va bene ci sediamo e poi decideremo dopo le votazioni’”, le sue parole a margine di un evento.

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