Casaleggio sferza il M5S: "È come la nonna morta messa nel congelatore"

Il presidente dell'Associazione Rousseau punta il dito contro Conte: "Ha distrutto il Movimento in 15 mesi. Ormai è andato oltre il punto di non ritorno"

Casaleggio sferza il M5S: "È come la nonna morta messa nel congelatore"

Gli elettori hanno le idee chiare: per 6 italiani su 10 il Movimento 5 Stelle sparirà. La scissione innescata da Luigi Di Maio viene vista come la mossa finale, il colpo di grazia che decreterà la fine politica dei grillini. La pensa allo stesso modo Davide Casaleggio, secondo cui il M5S ormai ha imboccato la strada del declino in maniera irreversibile: "Credo si sia andati oltre il punto di non ritorno".

L'attacco al M5S

Il presidente dell'Associazione Rousseau, intervistato dal Corriere della Sera, non ha concesso sconti alla galassia pentastellata. Ha effettuato un parallelismo tra la creatura politica di Beppe Grillo e quel film comico "in cui per poter prendere la pensione della nonna deceduta, i nipoti la mettevano nel congelatore facendo finta che fosse ancora viva". Un paragone che ha un certo peso se si considerano i risultati scarsi ottenuti in occasione delle elezioni amministrative.

Casaleggio ritiene che il Movimento dovrebbe consultare la propria base, prevedere una votazione online per chiedere agli iscritti se restare o uscire dal governo guidato da Mario Draghi. Infatti chi ha dato la propria preferenza al M5S lo ha fatto anche perché era stata data la garanzia di coinvolgerli direttamente nelle scelte politiche di rilievo "e non arrogarsi il potere di farlo in qualche stanza con quattro persone nominate dall'alto".

Le colpe di Conte

Le cause di una tale disfatta non possono di certo lasciare esente da colpe Giuseppe Conte, che da quando ha preso il timone dei 5 Stelle non è ancora riuscito a risollevarne le sorti così come invece aveva promesso. Per Casaleggio gli errori sono evidenti: consensi a picco rispetto al 2018, candidati sindaci in netto calo, gruppi locali scomparsi e maggioranza relativa in Parlamento persa. Ecco perché ci si aspetterebbe una riflessione: "Per molto meno un amministratore delegato di una azienda verrebbe licenziato in tronco o si dimetterebbe".

Quanto alla scissione, il presidente dell'Associazione Rousseau l'aveva messa in conto: in assenza di spazi di confronto interno è "fisiologico" aspettarsi una fuga generale (dagli eletti agli attivisti passando per gli elettori). Il dito è puntato contro il processo targato Conte, "accentrato in una persona nominata che si consulta con organi nominati da lui stesso e che stranamente decidono tutto all'unanimità".

Casaleggio imputa a Conte la grande colpa di aver "distrutto in soli 15 mesi un progetto politico costruito con grandi successi in 15 anni". Il che è stata la logica conseguenza per aver "accentrato potere nelle stanze romane" piuttosto che promuovere i territori e i gruppi locali. Non a caso Beppe Grillo - nel pieno della lite dello scorso anno - aveva bocciato l'ex presidente del Consiglio sul piano della visione politica, delle capacità manageriali, dell'esperienza di organizzazioni e delle capacità di innovazione.

L'operazione di Di Maio

Infine Casaleggio ha bollato l'operazione di Luigi Di Maio come "un gioco di palazzo". La nascita del nuovo gruppo Insieme per il futuro viene dunque vista come una mossa per spostare "parlamentari in un altro contenitore".

A suo giudizio la responsabilità di coloro che non hanno gestito direttamente questo nuovo corso è il fatto di "non rendersi conto che i grandi risultati raggiunti dal M5S fossero conseguenza di questo importante progetto di partecipazione e di consapevolezza popolare".

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