È una corsa contro il tempo nel comune di Casamicciola. Sull'isola maledetta si riaffaccia l'incubo di una nuova frana, dopo quella del 26 novembre scorso che ha provocato 11 vittime. Stavolta, rispetto a una settimana fa, con l'allerta gialla o arancione scatterà l'evacuazione. La decisione è stata presa dal Prefetto di Napoli Claudio Palomba, al termine di un incontro del comitato operativo presenti il neo commissario Giovanni Legnini e il capo della protezione civile Fabrizio Curcio.
Saranno almeno mille, forse 1.300, i residenti ischitani a dover abbandonare le proprie abitazioni fino a cessata emergenza. Finora sono stati verificati 1.134 edifici, la quasi totalità di quelli a possibile rischio. Quelli da sgomberare sono circa 600. Ci saranno pulmini a disposizione e si cercherà di sistemare tutti in alberghi o da familiari a Napoli.
Sul fronte delle ricerche il bilancio si aggrava: è stato recuperato il corpo dell'undicesima vittima. Si tratta di una donna. Resta ora solo una dodicesima persona considerata ancora dispersa. Nella mattinata di ieri erano stati individuati nella zona di via Celario altri due cadaveri: Gianluca Monti, 37 anni, e Salvatore Impagliazzo, che dopodomani avrebbe compiuto 32 anni. Impagliazzo era il compagno di Eleonora Sirabella, la prima vittima accertata della frana. Monti era il papà dei tre bambini morti sotto il fango e già estratti dalle macerie. Impagliazzo è stato trovato in via Santa Barbara, in una casa abbandonata dopo il terremoto del 2017, molto distante da quella in cui viveva con Eleonora. I soccorritori lo hanno rintracciato per una intuizione, a ben 300 metri dal luogo in cui si pensava potesse essere, scaraventato verso valle dalla furia del fiume di fango, massi e detriti che partita dalla sommità dell'Epomeo si è ingrossata strada facendo e ha travolto tutto quello che incontrato sul suo cammino, cancellando di fatto la casa in cui Salvatore ed Eleonora vivevano. Anche l'altro disperso non era dove si pensava fosse: Gianluca Monti, il tassista penultimo componente della famiglia di cinque persone cancellata dalla frana, è stato individuato in un'area che si ritiene sia il giardino della sua casa ma che il fango ha resto impossibile da mappare con certezza. Dettagli macabri in una tragedia senza fine.
A Roma è invece la giornata dei numeri. Il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci si presenta in Parlamento per la doppia informativa (Camera e Senato). Il report illustrato dal ministro dice che la frana ha investito 900 edifici: 45 strutture risultano danneggiate e inagibili, 56 esposte a rischio esterno, 162 sono le strutture agibili. Il ministero ha avviato una collaborazione con l'Ordine dei geologi della Campania per i sopralluoghi. Nei prossimi giorni verranno ultimati tutti i controlli e si potrà disporre di una migliore definizione della zona rossa. L'inchiesta della Procura procede: il fascicolo è stato aperto per disastro colposo.
Sono attesi nelle prossime ore la notifica dei provvedimenti giudiziari. Dal governo invece arriva lo stop ai versamenti tributari, alle cartelle esattoriali, ai procedimenti penali e civili e soldi alla Protezione civile regionale. L'obiettivo è il ritorno alla normalità per l'estate.
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