CasaPound rilancia il dialogo: "Salvini è il benvenuto alla nostra festa"

A pochi giorni dalla manifestazione nazionale organizzata da CasaPound, il presidente Gianluca Iannone chiama a raccolta la galassia sovranista e dice: "Salvini è il benvenuto"

CasaPound rilancia il dialogo: "Salvini è il benvenuto alla nostra festa"

L'allergia all'Europa delle banche e ai diktat di Bruxelles in politica estera, ed il mantra "prima gli italiani" che, in politica interna, si è spesso declinato in forme simili. Sono tante le convergenze politiche tra la Lega di Matteo Salvini e CasaPound Italia. E infatti prove tecniche di avvicinamento c'erano già state nel 2014, quando le "tartarughe fracciate" si erano accostate alla "nuova Lega", sostenendo la candidatura di Mario Borghezio alle elezioni europee del 2014.

Una comunione d'intenti che l'anno successivo porterà Matteo Salvini e Simone Di Stefano ad incontrarsi sullo stesso palco, allestito in piazza del Popolo contro il governo Renzi. Ma quell'evento segna anche una delle ultime apparizioni assieme prima del raffreddamento dei rapporti, con CasaPound che sceglie di correre in solitaria, come forza alternativa al centrodestra. I tempi però sono cambiati, ed i due potrebbero presto trovare nuovi canali di dialogo. Dopo il recente addio alla politica di partito, per tornare movimento e laboratorio di idee, da via Napoleone III si preparano al rilancio. L'occasione è la consueta kermesse "Direzione Rivoluzione", adunata di respiro nazionale arrivata alla dodicesima edizione.

Da lì passeranno parlamentari ed esponenti della Lega e Fratelli d'Italia per dibattere e fare sintesi in previsione della stagione di opposizione dura che li vedrà protagonisti. Anche Matteo Salvini si affaccerà? Intervistato da AdnKronos, Gianluca Iannone, numero uno del movimento, dice: "Non lo sappiamo, certamente è il benvenuto. Mi piace ricordare anche Gianluca Bonanno, che passò alla nostra festa a Milano quattro anni fa, in quanto uomo libero ci venne a fare un saluto e a dire la sua sull'Europa, sull'Euro e sulla Merkel". In questo momento di disorientamento collettivo, l'obiettivo è quello di ritrovare coesione sui temi cari al sovranismo, il grande sconfitto dai giochi di palazzo delle ultime settimane.

"La situazione – prosegue Iannone – è allucinante: siamo in balia di personaggi incapaci di governare. Ci troviamo per la quarta volta in tre anni il Pd al governo senza i voti". Nel frattempo, prosegue il leader, "l'economia italiana è ferma, gli sbarchi continuano.

Siamo assoggettati alla Germania che decide quanto dobbiamo pagare, come dobbiamo pagare, quando dobbiamo pagare: è surreale". Caso vuole che quest'anno la manifestazione si terrà a Nord-Est, nella città di Verona (non una "scelta strategica" chiarisce Iannone), e allora chissà che Salvini non decida di accettare l'invito.

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