Caso Augusto Minzolini: ok giunta a decadenza da senatore

La Giunta per elezioni e le immunità del Senato ha dato l'ok per la decadenza da Senatore di Augusto Minzolini: la parola ora passa all'Aula

Augusto Minzolini durante la manifestazione di presentazione dei candidati del Pdl
Augusto Minzolini durante la manifestazione di presentazione dei candidati del Pdl

Con 11 voti a favore e 9 contrari la Giunta per le elezioni e le immunità del Senato, a quanto si apprende, ha votato a favore della decadenza da senatore di Augusto Minzolini. La parola passa ora all’Aula. A favore si sono espressi il Pd e il Movimento 5 Stelle; il centrodestra, la Lega con i senatori Buemi e Ferrara e Fucsia hanno votato contro la proposta formulata dalla relatrice Pd Doris Lo Moro. Minzolini è stato condannato in appello a 2 anni e 6 mesi per peculato, per l’uso della carta di credito aziendale della Rai quando era direttore del Tg1. In primo grado era stato assolto. Il senatore FI in Giunta si è difeso con un duro j’accuse e ha presentato ricorso a Strasburgo per violazione del giusto processo ed ha, comunque, annunciato che qualunque sarà la decisione di Palazzo Madama il giorno dopo si dimetterà da senatore per continuare la sua battaglia.

La decadenza da senatore è una delle previsioni della legge Severino, per la quale non possono ricoprire la carica di deputato o senatore coloro che sono stati condannati a più di due anni di reclusione per reati non colposi che vengono puniti con almeno quattro anni di reclusione.

Prima che la parola passi all’Aula, la Giunta si riunirà in seduta pubblica alla quale potrà prendere parte lo stesso Minzolini, per per poi riunirsi in Camera di consiglio e formalizzare la prosta da portare in Assemblea.

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