Tra le richieste che l'avvocato Giorgio Perrone ha presentato oggi in aula a Reggio Calabria, nell'udienza per il processo contro Ignazio Scajola, anche la revoca degli arresti domiciliari per l'ex ministro.
Arrestato lo scorso 8 maggio, Scajola è rimasto in carcere per sei mesi e, ha ricordato il legale, "la pena minima per il reato contestato è di tre". Per questo ha sostenuto che non sussistano più le esigenze cautelari che avevano portato a decidere per la detenzione.
Perrone ha aggiunto
che "non ci sono elementi per pensare che Scajola potrebbe commettere lo stesso reato o reati della stessa specie, perché trattasi di reato che nasceva dal suo rapporto con la signora Rizzo, rapporto che ora non sussiste".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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