Matteo Renzi può festeggiare per quanto accaduto da poco in Senato, dove la Giunta per l'immunità ha dato ragione al leader d'Italia Viva, dopo che quest'ultimo aveva presentato una serie di "prove" sulla tesi che, in relazione al caso Open, gli inquirenti non avessero rispettato alcune norme costituzionali.
L'ex presidente del Consiglio ha commentato la scelta della Giunta che è arrivata dopo la relazione della senatrice Fiammetta Modena, che è un'esponente di Forza Italia: "Oggi al Senato la Giunta per il Regolamento riconosce a larghissima maggioranza (14-2) che esiste una violazione della Costituzione da parte dei PM fiorentini Turco e Nastasi. Si tratta di una decisione fondamentale per la battaglia di civiltà che sto combattendo. In altri casi alcuni colleghi parlamentari hanno chiesto di utilizzare l'articolo 68 Costituzione per evitare il processo", ha premesso l'ex premier. Poi la specificazione sul fatto che l'intenzione non sia quella di scongiurare il processo.
"Io non chiedo di evitare il processo: chiedo solo che si sanzioni il comportamento illegittimo e incostituzionale del dottor Turco e del dottor Nastasi. Io non ho violato la Legge - ha continuato il fondatore d'Iv, così come si legge su Italpress - , gli inquirenti hanno violato la Costituzione: questo è ciò che dimostrerò in tutte le sedi istituzionalmente preposte. Io non scappo dalla giustizia, io chiedo giustizia". Renzi insomma non vuole farne una questione personale, bensì una battaglia di principio.
Ma non tutti hanno concordato con le ragioni esposte dalla Modena: ad essersi astenuti sono stati il Partito Democratico ed il MoVimento 5 Stelle. E su questo Renzi ha voluto spendere più di una parola: "Quello che era un partito riformista e garantista insegue oggi Conte e i suoi adepti nel peggior populismo, quello giudiziario. Sono curioso di vedere come voteranno in aula a scrutinio palese i colleghi del Pd, ricordando i principi sui quali sono stati eletti Per il momento ringrazio la Giunta, il Presidente, la relatrice e in particolare modo i colleghi commissari di Italia Viva che stanno combattendo - non da soli - una battaglia di civiltà giuridica e di dignità per la politica", ha tuonato. La questione dovrà adesso essere dibattuta in Senato.
C'è anche chi avrebbe voluto che il MoVimento 5 Stelle votasse direttamente contro. Un atteggiamento che sarebbe dovuto derivare dalla ferma posizione dei grillini in materia d'immunità parlamentare.
Quella che era valido per il primo corso dei pentastellati, insomma. Come ripercorso da Dagospia, è stato Peter Gomez a manifestare forti perplessità. Per Gomez il MoVimento 5 Stelle, con la linea intrapresa, sembra destinato a calare ancora in termini di rilevazioni consensuali.
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