Caso Resinovich: riesumata la salma, autopsia a Milano

Il marito: "Ora dateci risposte". La donna fu trovata nel 2022 in un boschetto con la testa avvolta da un sacchetto

Screen Mattino Cinque
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È durata circa un'ora al cimitero di Sant'Anna a Trieste la riesumazione della salma di Liliana Resinovich, la 63enne scomparsa dalla sua abitazione nel popoloso rione di San Giovanni il 14 dicembre 2021 e ritrovata morta, avvolta due sacchi scuri e con un sacchetto legato sulla testa, nel boschetto dell'ex ospedale psichiatrico giuliano il 5 gennaio 2022. L'operazione è stata gestita dalle Onoranze funebri San Giusto.

Sul posto, oltre a una nutrita schiera di giornalisti, anche personale della Squadra mobile e della Polizia scientifica. Ora il caso si sposta a Milano dove, nei prossimi giorni, all'Istituto di medicina legale, Cristina Cattaneo effettuerà l'autopsia bis, disposta dalla Procura per riesaminare il corpo della Resinovich e fugare i dubbi sulle cause del decesso. Sul posto anche il marito Sebastiano Visintin e l'amico di Liliana, Claudio Sterpin. «Sono 26 mesi che Liliana non c'è più - si sfoga il marito - Ancora adesso non abbiamo risposte e mi domando perchè, cosa è successo. Questa è una cosa che andava fatta per dare la parola fine, io spero che dopo lasceremo in pace Liliana. Ora aspettiamo queste risposte. Ho molto dolore, quello che ho visto è una cosa che non auguro a nessuno» ha detto Sebastiano Visentin ricordando i «32 anni vissuti insieme» a Liliana. «Sono dolori che ti prendono dentro, in profondità», ha concluso Visintin. «È stata durissima. Adesso piano piano cercherò di non pensare. Con la speranza che tutto finisca». Claudio Sterpin, «l'amico speciale» come lo ha ribattezzato a stampa, dove era sepolta Liliana ha tenuto a lasciare un biglietto: «Scusa A.M. per il vilipendio che subisci Indispensabile per scoprire la verità». A.M. rappresenta l'acronimo di «amore mio», con cui Claudio ha sempre affermato di chiamare Liliana.

L'uomo ha criticato il marito, affermando che questi avrebbe cambiato più volte idea sul presunto suicidio della donna: «Spero venga dimostrato che ha torto» ha aggiunto Claudio.

Liliana Resinovich uscì di casa prima delle 9. Una fruttivendola l'avrebbe vista nel tragitto fino a piazzale Gioberti. Una donna l'avrebbe vista invece passeggiare triste in un tardo pomeriggio a ridosso di Natale.

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