Dopo la proprosta di Luigi Di Maio, pure la Cei chiede la chiusura dei negozi durante i giorni festivi. Il pentastellato con un intervento sul blog di Beppe Grillo ha chiarito la sua posizione su questo punto: "Tutte le famiglie hanno il diritto al riposo anche quelle che posseggono o gestiscono esercizi commerciali". Il grillino ha inoltre suggerito di chiudere i negozi per sei giorni l'anno sui 12 festività previste. E le parole di Di Maio hanno trovato una sponda proprio dalle parti della Cei con il commento di Monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e responsabile welfare e lavoro per la Conferenza Episcopale italiana: "L'importanza della domenica e delle feste solenni come il Natale deve essere riconosciuta, anche dal punto di vista legislativo: siano garantite come giorni di riposo, di cura degli affetti familiari e delle relazioni interpersonali. Il criterio supremo della vita non può essere la massimizzazione del profitto: il lavoro senza il riposo ci rende schiavi e diventa alienazione". Poi Monsignor Santoro sottoline acome il giorno della domenica debba essere dedicato al riposo.
E Santoro fa esplicito riferimento alle parole di Di Maio: "La proposta lanciata da Di Maio del M5s dovrebbe essere ripresa da tutte le forze politiche, perché il riposo nei giorni di festa è un valore fondamentale: è il nostro auspicio, anche sulla scia dei discorsi di Papa Francesco".
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