Centrodestra unito alle amministrative: dialogo aperto

La Meloni chiama Berlusconi: «Il 40% alleati è possibile». Ma il Carroccio non cede

Centrodestra unito alle amministrative: dialogo aperto

Roma Le prove tecniche dell'intesa tra Forza Italia-Lega-Fratelli d'Italia passano dalle prossime Amministrative in primavera-estate. Al lavoro, sul file, c'è il senatore azzurro Altero Matteoli che in questi giorni sta convocando tutti i coordinatori regionali di Fi. Giovedì scorso i primi, ieri gli altri e domani gli ultimi. A lui il compito di fare la mappa e poi proporla agli alleati per «trovare la quadra». Con Giorgia Meloni i canali sono aperti e dalla leader di Fratelli d'Italia è arrivata la disponibilità a sedersi a un tavolo. Con Matteo Salvini c'è ancora silenzio; il gelo resta. Le diplomazie, però, sono al lavoro: a nessuno conviene lo strappo definitivo. Specie alla vigilia di una tornata elettorale che vede al voto importanti città del Nord. Brunetta getta acqua sul fuoco: «L'obiettivo è ricostruire l'alleanza di centrodestra: questa è l'unica strada possibile. Non sarà facile rimettere tutti assieme, ma vedo il nostro obiettivo a portata di mano». Un ottimismo che va al di là di qualche fischio incassato domenica scorsa durante la manifestazione «sovranista» di Roma. «Domenica scorsa, con la Meloni e con Salvini, c'è stata la prova generale di qualcosa che sta nascendo. Deve rinascere il centrodestra unito di governo. Su questo stiamo lavorando a livello nazionale e anche in vista delle amministrative». Il capogruppo alla Camera giura che non ci sarà lo strappo neppure a Padova dove di recente l'alleanza è esplosa facendo cadere il sindaco Bitonci. «Se si può ricostruire l'alleanza a Padova? Certo che si può», giura Brunetta. Giorgia Meloni, intanto, chiama il Cavaliere: «Crediamo che le nostre idee siano più che maggioritarie in Italia. Il centrodestra può raggiungere il traguardo del 40% se i partiti che lo compongono riusciranno ad accordarsi sui contenuti e se escluderanno in ogni caso un'alleanza con il Pd». E fin qui ci siamo. Peccato che poi pianti un paletto più difficile da digerire per Berlusconi: «La leadership si scelga con le primarie».

Salvini, dal canto suo, continua a mostrare i muscoli: «Io ho ben chiaro fino dove arrivare con Berlusconi e, a un certo punto, ognuno per se e Dio per tutti». E ancora: «A Berlusconi, che continua a parlare di unità del centrodestra, dico che un'alleanza che non ha radici solide non ha senso.

O si parla di controllo della moneta nazionale, di priorità della moneta nazionale, oppure è inutile chiacchierare di alleanze». Insomma, o Forza Italia si allinea su posizione anti-euro o addio alleanza. O è l'ennesimo penultimatum?

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