Inizia subito con una polemica il nuovo corso della Cgil di Maurizio Landini. Come riporta Il Corriere della Sera, "mentre al congresso della Cgil in corso a Bari tutti erano presi dal voto del comitato direttivo e dell'assemblea generale che eleggeranno il nuovo segretario generale e la segreteria, è passata all'unanimità una 'mozione urgente' sulla crisi in Venezuela che 'condanna con estrema fermezza le ingerenze e le pressioni esterne, a partire dall'embargo imposto dagli Usa su farmaci e sistema finanziario' e censura le 'prese di posizione a favore dell'auto-proclamazione a capo dello Stato del presidente del Parlamento, Juan Guaidó'".
Naturalmente, la lettura che è stata data da tutti i presenti è stata quella di un chiaro sostegno a Nicolas Maduro in un momento in cui tutto l'Occidente si schiera contro il governo di Caracas. E il fatto che sia arrivata in concomitanza con l'elezione di Landini, è sembrata essere la certificazione delle posizioni terzomondiste e fortemente anti-americane dell'ala più radicale della Cgil e della Fiom.
Sergio Bassoli, responsabile delle relazioni con ll'America latina della Cgil ed estensore del documento ha dichiarato che il testo "non è pro-Maduro".
Anzi, ha ricordato: "La Cgil si appella a tutte e parti in capo per il rispetto dello stato di diritto e per la protezione dei diritti umani, evitando azioni violente, repressive e di non ritorno allo stato democratico". Ma la rettifica appare quantomeno di dubbia sostanza. E sono molti i delegati che hanno storto il naso di fronte a questo documento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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