Torino Il mondo va proprio alla rovescia, signora mia. Se pure una partita di calcio femminile riempie gli stadi, dove andremo a finire? Ma non è certo questo il pensiero dei 39mila (e ventisette) spettatori che si sono presentati, alla spicciolata ma numerosi, domenica pomeriggio all'Allianz Stadium di Torino. Lo stadio della Juventus, quella forte, la maschile, no (e già che ci tocca specificare...)?
La partita era di campionato e anche importante: sul campo si sfidavano Juventus Fc e Fiorentina Women's, la prima e seconda in classifica. A un solo punto di distanza, a tre giornate dalla fine. La bella giornata di sole ci ha messo del suo, l'atmosfera era quella delle festa. Un po' come le domeniche di campionato di tanti anni fa, quando si andava allo stadio con i bambini e giocavano tutti il pomeriggio alla stessa ora.
Fuori dallo stadio, tante famiglie con bambini, giovani coppie, squadre di calcio di ragazzine con la divisa della squadra. Sulla navetta dalla stazione si sente parlare dialetto veneto: mamma e figlia vengono da Venezia. «Perché ci piace il calcio». Quello femminile? «Tutto il calcio, anche quello femminile, mia figlia giocava prima di infortunarsi».
E in effetti nonostante le difficoltà, le formazioni ridotte all'osso, i campi ridicoli, il fango e gli infortuni (magari anche più numerosi quando si gioca con i maschi, da ragazzine, perché di squadre femminili non ce ne sono abbastanza) l'interesse cresce sempre di più. Oggi poi le bandiere sventolano, quasi tutte bianche e nere va detto (il settore della Fiorentina è un po' sguarnito), verso la fine si scatena anche la ola. Applausi e cori, zero fischi, niente striscioni. E il boato che si scatena quando la Juventus arriva al gol, da parte della danese che gioca con il caschetto in testa, Sofie Pedersen (spiegherà poi che è a causa di un trauma subito tre anni fa che l'ha costretta allo stop per un anno) è solo il picco di un sottofondo di cori giocosi.
La partita finisce 1-0 per le padrone di casa. A conti fatti, e come preannunciato, si sfiora il tutto esaurito, ed è polverizzano il precedente record dei 14mila al Bentegodi registrato per Bardolino Verona-Francoforte di Coppa Uefa, nel 2008. Un record per una partita di campionat. E domenica scorsa la sfida tra Atletico Madrid e Barcellona ha superato i 60mila spettatori. Insomma qualcosa si sta muovendo. I campionati Mondiali complice anche l'eliminazione della Nazionale maschile - che si terranno in Francia dal 7 giugno al 7 luglio si preannunciano mediatici più che mai. E saranno trasmessi integralmente su Sky Sport.
Al banchetto fuori dallo stadio la venditrice di sciarpe un po' minimizza: «C'è un pubblico completamente diverso dal solito, tante famiglie. Certo oggi si entra gratis, è una bella occasione per vedere lo stadio perché qua di solito i biglietti sono carissimi». E la serie A maschile non giocava per pausa Nazionale. I puristi, i tifosi (maschi), i soloni e i grandi esperti alzano il sopracciglio.
Qualche collega scherza: ma si potrà scrivere la portiera? Ma non sarebbe più bello se il calcio tornasse a essere un po' di più una bella festa domenicale? Intanto godiamoci un pubblico così bello, entusiasta e insieme numeroso.
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