Grillo attacca Napolitano: "Ci ricatta con le dimissioni". Ma Renzi: "Garanzia per tutti"

Toti: "Se Napolitano resta al Quirinale, non è male". Ma indiscrezioni lo danno in uscito. E già Chiamparino prova a flirtare col M5S: "Se ci stanno, vado al Colle"

Grillo attacca Napolitano: "Ci ricatta con le dimissioni". Ma Renzi: "Garanzia per tutti"

Da governatore del Piemonte a Presidente della Repubblica. Sergio Chiamparino punta in alto e spera in un avvicinamento sempre più stabile tra Matteo Renzi e M5S per avere un sostegno più ampio.

"Se per la Presidenza della Repubblica mi vogliono anche i Cinque Stelle io sono già lì, ci vado di corsa", ha detto l'ex sindaco di Torino a il Fatto Quotidiano, ammettendo però che i contatti tra Pd e grillini degli ultimi giorni potrebbero essere solo "una mossa di carattere tattico". "Sicuramente Renzi ci guadagna, perché ha più potere negoziale al tavolo con Berlusconi per la legge elettorale", spiega, "Ma ci guadagnano anche i Cinque Stelle: forse oggi si rendono conto che se iniziano a giocarsi le loro possibilità facendo politica qualcosa possono anche ottenere, invece di essere condannati all’irrilevanza".

Possibile un sostegno del M5S per portare Chiamparino al Colle dopo gli scontri su Tav e inceneritori? Per il governatore del Piemonte la possibilità c'è: "Quando mi misuro sul terreno delle cose concrete con i Cinque Stelle noto che spazi e margini di intesa ci sono. Sicuramente più che con Berlusconi, perché non c’è nessuna incompatibilità genetica tra noi e loro".

"Io non mi preoccupo del futuro del Capo dello Stato, mi preoccupo di fare bene il mio lavoro. Napolitano è una garanzia per tutto il Paese", ha però commentato in merito Matteo Renzi. Anche secondo il consigliere politico di Berlusconi Giovanni Toti la discussione sulle possibili dimissione di Napolitano "è largamente prematura". Per Toti "al momento" il capo dello Stato è "un elemento di stabilità e se sta lì non è male".

"Un presidente della Repubblica eletto(si) per la seconda volta contro lo spirito della Costituzione che decide lui quando dimettersi ricattando di fatto il Parlamento, un ciarlatano mai eletto in elezioni politiche e un capo di un partito creato da Dell’Utri che sconta sette anni di prigione per concorso esterno in associazione mafiosa", attacca intanto Beppe Grillo, "Perché sono intoccabili? E perché hanno tutto questo potere? Chi c’è dietro? Chi muove i fili o, usando una metafora di Omero, chi ha in mano la catena che fa muovere i burattini, perchè altro non sono? La massoneria, la mafia, i poteri finanziari, la Bce? Tutti questi ed altri ancora.

Il trio Lescano è solo fumo negli occhi, dopo questi tre ne verranno altri, nessuno sano di mente può pensare che possano guidare l’Italia. Sono legati a una catena, dagli interessi di chi li ha messi lì. È quella che bisogna spezzare".

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