Per via del complesso scenario internazionale e della diffusione del Covid-19 in alcune importanti città, l'economia cinese ha registrato un rallentamento. Gli analisti sostengono tuttavia che le fluttuazioni nel breve termine non cambieranno il trend della stabilità e della crescita economica della Cina nel lungo periodo. I motivi sono presto spiegati.
Innanzitutto l'attuale ondata di Covid-19, causata dalla variante Omicron, risulta già essere in una fase di miglioramento. Lo scorso 17 maggio, Shanghai, uno degli epicentri dell'epidemia, ha fatto sapere di avere bloccato la trasmissione del virus grazie alle efficaci misure messe in campo dalle autorità. In quello stesso giorno sono inoltre ripartite le attività della metà delle 9.000 medie e grandi imprese cittadine. Il 15 maggio, invece, più di 4.000 esemplari di auto elettriche Tesla sono state caricate su una nave e saranno spedite da Shanghai a Zeebrugge, in Belgio.
Nel frattempo il governo cinese non ha risparmiato il sostegno alle aziende e ai settori più colpiti dalla pandemia, con l'adozione di varie misure finanziarie tra cui il maxi rimborso dell'Iva. Le istituzioni finanziarie cinesi hanno rilasciato finanziamenti pari a 8.900 miliardi di RMB nei primi quattro mesi del 2022 per sostenere l'economia reale, registrando il secondo massimo storico nello stesso periodo dell'anno. I servizi hanno subito l'impatto duro ma la Cina, dotata di un completo sistema industriale, ha comunque continuato a portare avanti la trasformazione e l'upgrading di settori e aziende. Tra gennaio e aprile, il valore aggiunto della manifattura ad alta tecnologia è cresciuto dell'11.5%, mentre l'indice di produzione dei servizi di software e di trasmissione e tecnologia informatica del 13.9%, entrambi minimamente influenzati dall'epidemia. Del resto la Cina è un immenso mercato che conta 1.4 miliardi di abitanti - 400 milioni dei quali appartengono alla fascia a medio reddito - e ha dimostrato con azioni concrete la propria volontà di aprirsi sempre di più verso il resto del mondo.
Nonostante la pandemia, nei primi 4 mesi di questo anno gli investimenti esteri erogati in Cina sono cresciuti del 20.5%. In altre parole, gli investitori e le multinazionali internazionali non nascondono la loro fiducia nell'economia cinese.
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