È all'indomani dell'apertura della kermesse del Partito Democratico al Lingotto che, in un'intervista all'Huffington Post, Giuseppe Civati lancia l'amo all'ex segretario Pier Luigi Bersani, proponendogli un'unione in grado di raccogliere i diversi gradi di delusione degli ex alleati di Matteo Renzi.
Con la creazione di un nuovo gruppo parlamentare che unisce Possibile e Sinistra italiana a fare da apripista, "per capire se in futuro si può costruire un'area autonoma per una proposta elettorale" e la prospettiva di allargarsi "ai Verdi come ad altre personalità come Anna Falcone o Tomaso Montanari, ai Comitati del No".
Michele Emiliano è il candidato alle primarie che Civati vede più vicino a sé per l'impegno "per le stesse battaglie che anche noi abbiamo portato avanti" e da precursore di quelli che hanno abbandonato il Pd, guarda sorridendo a un Pier Luigi Bersani che oggi ha fatto lo stesso.
"Io insisto perché si faccia una proposta per una lista "da Boccia a Che Guevara", - dice scherzosamente - con una proposta autonoma rispetto al Partito Democratico, che si candida alle elezioni con un progetto di Governo e che tenga insieme quelli come me o Fratoianni ma che sia aperto a personalità di sinistra come Pier Luigi Bersani", mette in chiaro Civati, ammiccando un po' all'ex segretario del partito e un po' alle liriche jovanottiane.
E se Renzi di recente ha condannato "un sistema di
poteri forti" che agirebbe contro di lui, Civati non si risparmia: "Se vuole fare un'esperienza senza sostegno dei poteri forti lo invito a venire con me alle tante iniziative di Possibile, come un militante".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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