Col nuovo Codice i "superbolidi" elettrici saranno alla portata dei giovani neopatentati

Il giro di vite sui motori potenti non riguarda quelli "plug-in"

Col nuovo Codice i "superbolidi" elettrici saranno alla portata dei giovani neopatentati
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L'euforia dei diciotto anni, l'entusiasmo di scoprire il mondo grazie a un briciolo di indipendenza in più, meglio se a bordo di una bella macchina. Prendere la patente è uno di quegli attimi che restano scolpiti nella memoria di ognuno di noi. Adesso, però, alla luce del nuovo Codice della strada che ha modificato non pochi aspetti per questa categoria, ci troviamo di fronte a un paradosso che riguarda le auto elettriche. Già, perché se per le termiche (benzina o diesel) o per le ibride tutto sembra sensato (nella lista ci sono tutte vetture compatte o citycar di bassa cilindrata), è proprio per le auto alla spina che qualcosa non torna. Infatti, uno fresco di patente non potrà sicuramente guidare una Volkswagen Golf GTI da 245 CV al contrario potrà salire a bordo di automobili che possono sfrecciare da 0-100 km/h in pochissimi fulminei secondi, come le varie Porsche Taycan o Mercedes-Benz EQS. E a ciò si aggiunge che rispetto al recente passato, con le nuove norme le restrizioni dureranno un triennio, anziché un anno soltanto.

Tutto ruota attorno al rapporto peso-potenza massimo per una vettura guidabile da un neopatentato, rapporto che passa da 55 kW per tonnellata a 75 kW per tonnellata, ossia 101,9 CV per 1.000 kg, mentre la potenza complessiva, anche nell'ipotesi di auto elettriche o ibride plug-in, è di 105 kW (invece dei 70 kW di prima), corrispondenti a 142 CV. Con il nuovo Codice della strada, quindi, la soglia di potenza aumenta del 35%, permettendo ai neopatentati di sedersi al volante di una gamma di vetture più ampia. Per quanto riguarda il ramo delle auto elettriche disponibili per i neopatentati si impone il limite dei 142 CV di potenza omologata a libretto lo stesso delle macchine con motore benzina o diesel -, corrispondente a quella erogata mediamente in 30 minuti, e non alla potenza di picco, quindi quella massima erogata dal propulsore alla spina. Questo vuol dire che i neopatentati potranno guidare auto elettriche con una potenza omologata inferiore ai 105 kW (142 CV), alla quale potrebbe però corrispondere una potenza di picco fino a 250 kW (340 CV). Ed è qui che nasce l'anomalia, perché i giovani e inesperti titolari di patente di fresco potranno mettersi al volante di auto del calibro di Audi Q8 e-tron, BMW i7, Mustang Mach-E e Tesla Model 3: tutte in grado di scattare da 0 a 100 km/h fra i 4 e i 6 secondi.

Il motivo è presto detto: un'auto con motore termico può correre al massimo delle sue prestazioni in ogni momento, mentre un'elettrica no dal momento che gli accumulatori non vengono ritenuti capaci di erogare con continuità la potenza di picco. Ed è qui che entra in gioco la potenza nominale, quella del libretto. Che spalanca le porte di auto elettriche super veloci ai neopatentati.

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