Dopo lo strappo con il premier incaricato Giuseppe Conte, si parla della messa in stato d'accusa del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La proposta, avanzata nelle ultime ore sia da Giorgia Meloni sia da Luigi Di Maio, potrebbe ora prendere piede. "È stato lui a non rispettare le istituzioni scendendo nell'agone politico", ha detto la leader di Fratelli d'Italia in una intervista al Messaggero.
Iniziano ad essere le forze politiche che adesso vorrebbero attivare la procedura di messa in stato di accusa del capo dello Stato, in base all'articolo 90 della Costituzione. Sicuramente è una priorità dei grillini che dicono di non volersi "rassegnare all'arroganza delle istituzioni che hanno deciso di scacciare il popolo dalla stanza dei bottoni". Matteo Salvini invece sembra prendere tempo. Non sta infatti spingendo oltre la volontà di "studiare" l'eventuale impeachment. Tanto che Luigi Di Maio, in un passaggio del video che ieri ha pubblicato su Facebook per "chiamare tutti i nostri attivisti e sostenitori alla mobilitazione", qualche perplessità sulla tenuta dell'alleato la esprime: "Se la Lega non si tira indietro, abbiamo la maggioranza assoluta". Ovvero i numeri necessari ad avviare la procedura.
Anche la Meloni è dell'idea è di invervenire concretamente contro Mattarella che "non ha rispettato le istituzioni scendendo nell'agone politico". "La nostra posizione è stata quella di non partecipare al governo - ha spiegato al Messaggero - ma allo stesso tempo contestare le scelte di un presidente della Repubblica che francamente è andato molto oltre le sue prerogative". Per la leader di Fratelli d'Italia la mancata nomina di Paolo Savona al ministero dell'Economia è "un precedente" che considera "pericolosissimo". Se si tace si accetta che l'Italia sia una colonia".
All'interno della coalizione di centrodestra, poi, la Meloni chiede un po' di chiarezza.
"Sia il 4 marzo che in tutte le elezioni successive la coalizione ha vinto e in questi giorni sono in giro per l'Italia a sostenere i nostri candidati a sindaco di centrodestra - ha spiegato - me pare che sia maggioritario tra i cittadini e credo che certe sensibilità e certi valori non vadano lasciati senza rappresentanza". Per questo ora chiede una chiarimento sia a Salvini, "che continua a vedere Di Maio", sia a Silvio Berlusconi, "che ha difeso Mattarella".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.