Il Quirinale inciampa e l'autorevole messaggio del capo dello Stato va in onda con Mattarella che s'impappina. Bisogna stare attenti anche al virus dell'improvvisazione perché, immediatamente, il video diventa, appunto, virale. A tutte le emittenti viene girato il video integrale, senza tagli né montaggi. Così, mentre Mattarella sta dicendo che «stiamo vivendo una pagine triste della storia», parte un poco rassicurante cof cof e il seguente invito al cameraman: «No, scusate, avevo un po' di...». Forse un raspino in gola ma non è bene, specie in questo momento, far vedere che il presidente della Repubblica ha pure la tosse. Fermi tutti. Il collaboratore del Quirinale accanto alla telecamera ne approfitta per segnalare che anche i capelli presidenziali non sono proprio a postissimo: «Presidente, forse quel ciuffetto...». Mattarella si passa la mano in testa come se avesse un pettine tra le dita e ci scherza su: «Giovanni, in questo periodo non vado dal barbiere neanche io, perciò...». Si sdrammatizza. Poi Mattarella torna serio: «Questa volta non ripetiamo più...».
Capita. Normale che, anche leggendo il gobbo, ossia il testo preparato in precedenza, ci si possa impappinare. Oppure che si facciano delle pause troppo lunghe o, viceversa, che si corra troppo nella lettura. Quasi mai è «buona la prima». Peccato che, questa volta, tra i tanti file registrati, il Quirinale abbia inviato a tutte le testate giornalistiche, anche il file «inquinato» dalla raucedine presidenziale e dalle battute sul ciuffo ribelle del capo dello Stato. Al Quirinale c'è un po' di imbarazzo: «Eravamo solo in due, abbiamo fatto uno sbaglio», si scusano dallo staff che si occupa della comunicazione del Colle. Più tardi, arrivano pure le scuse ufficiali via agenzia di stampa. Ma la frittata è fatta e nelle tv degli italiani arriva il pasticciaccio.
Mamma Rai no, sia mai, non trasmette l'inciampo. Anzi, Michele Anzaldi, commissario di vigilanza di Italia Viva, s'inalbera: «Rai1 preferisce mantenere la programmazione ordinaria del quiz show L'eredità. Altro che servizio, è disservizio pubblico». Ma tante testate tv mandano in onda il Mattarella impappinato. Non solo: nel giro di un secondo il video diventa virale sui social. Tanti gli sberleffi: «Che figura barbina...». Ma la maggior parte dei messaggi sono benevoli: «Caricare il video sbagliato è un errore importante di comunicazione. Ma questo fuori onda è il momento più umano ed empatico che le istituzioni ci hanno mostrato finora in questa enorme crisi».
Anche perché, in uno degli
inciampi presidenziali, Mattarella si scusa: «Non riesco a leggere... Non mi è mai capitato...», rendendo plastica e senza filtri la drammaticità del momento che sta vivendo il capo dello Stato e la Nazione intera con lui.
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