Il mondo stia con noi. Terroristi da cancellare

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Chi tiene per la pace e per la civiltà, oggi deve imparare: ci sarà solo guerra e morte per la popolazione innocente, in Israele e altrove, se non si ristabilisce una fortissima deterrenza verso il terrorismo e le sue carneficine. Se l'Occidente sarà debole, Hamas, Jihad, Hezbollah, Iran, i loro sostenitori estenderanno la guerra, punteranno alla vittoria. Il Medio Oriente riprenderà la via della pace solo se Hamas sarà spazzata via e i suoi alleati messi al bando. Le piazze giordane ed egiziane sono inquiete, Erdogan si esibisce da capo della Fratellanza Musulmana, Putin tace. Ma la sua tv intervista un leader di Hamas che sembra Goering, fiero della pulizia etnica degli ebrei. Questo fronte deve vedere Hamas in ginocchio, o l'attacco genocida che Israele ha fronteggiato per prima, diventerà un ripetuto 11 settembre per tutto il mondo. Di fronte al coro umanitario che cresce via via che i soldati prendono posizione sul confine pronti a rischiare la vita entrando, è bene sia chiaro che il mondo chiede a Israele di vincere. Non ci sono trattative possibili. Non c'è futuro altrimenti.

La guerra deve essere di tutti: questo vuol dire abbandonare i parametri scaduti, unirsi come si è fatto contro Isis e Al Qaida. I paradigmi di prudenza per cui anche Israele ha tenuto basso il conflitto sperando di placare i palestinesi con un accordo «due stati per due popoli», sono una sciocchezza da cui tutta la politica europea deve allontanarsi. Domani, dopo la vittoria, ne riparleremo. Tutti sanno che Israele vorrebbe evitare di colpire i civili, ma nella guerra asimmetrica in cui rampe per missili, covi dei capi, tutto è nascosto fra la gente, è difficile. Ma non si può permettere che Hamas sopravviva.

Solo Biden ha detto con la chiarezza che fa di nuovo degli Usa il leader del mondo libero, che qualsiasi azione di autodifesa, dopo che si è rivelata la nuova realtà, avrà l'appoggio dell'America. Anche l'Europa deve trasformare il vero pacifismo, sapendo che funziona solo quando non si sarà sotto il ricatto dei jihadisti.

Ed è ridicolo, dopo aver visto come la guerra è stata portata nei confini di Israele seguitare a immaginare che l'oggetto del contendere siano i «Territori». No, è la sovranità del popolo ebraico, la democrazia, la libertà delle donne che i palestinesi non possono soffrire. L'Iran è la forza che li sostiene. Mentre fornisce droni a Putin. Quando uniremo i puntini?

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