Il complottismo dei gilet gialli "È una messinscena del governo"

Il complottismo dei gilet gialli "È una messinscena del governo"

«Diciamo pure che un uomo che vuole fare un vero attentato non aspetta che ci siano tre persone in strada, alle 8 di sera, ma va in mezzo agli Champs Elysees quando ci sono milioni di persone e si fa esplodere», «Non lasciamoci impressionare da questo attentato creato dal nulla dai servizi segreti», «Non trovate strano questo attentato mentre il governo è minacciato?». E ancora: «È un diversivo dell'Eliseo, impelagato nella crisi da più di mese. Doveva accadere ed è accaduto». Queste e altre teorie del complotto sono comparse sui gruppi Facebook dei gilet gialli, il movimento nato proprio dai social network che da un mese scende in piazza contro il caro carburante e le politiche del presidente Emmanuel Macron. Secondo diversi sostenitori all'origine della sparatoria di martedì sera a Strasburgo ci sarebbero proprio il governo e i servizi segreti francesi, che in questo modo possono decretare lo stato di emergenza e stroncare la mobilitazione, che sabato dovrebbe tornare a manifestare per «l'atto quinto».

Il vice ministro dell'Interno, Laurent Nunez, si è detto «indignato». «Ogni qualvolta che succedono cose ignobili, c'è chi aggiunge dell'ignobile all'ignobile», è intervenuto il ministro della Pubblica istruzione, Jean-Michel Blanquer.

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