"Comportamenti inspiegabili da M5s e Pd": il centrodestra di governo serra i ranghi

La visita di Enrico Letta a Mario Draghi, prima dell'incontro del premier con Mattarella, ha agitato le acque del vertice a Villa Grande

"Comportamenti inspiegabili da M5s e Pd": il centrodestra di governo serra i ranghi

Si stringe il tempo per i partiti in vista delle comunicazioni di Mario Draghi in Senato e alla Camera per tentare una risoluzione alla crisi di governo. Silvio Berlusconi ha convocato il centrodestra di governo per determinare la linea da seguire, confermando il fronte già compatto contro il Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte, capitanato dalla Lega che esclude nettamente la possibilità di un nuovo governo con i pentastellati. I vertici di Forza Italia e Lega si sono dati appuntamento alle 13.30 a Villa Grande, residenza romana di Silvio Berlusconi. presente anche Matteo Salvini, che ha raggiunto la villa dopo il vertice in videocollegamento con i governatori della Lega. In mattinata, Enrico Letta si è recato a Palazzo Chigi, a colloquio con il presidente del Consiglio, Mario Draghi, dal quale è uscito alle 10, come segnalato dalla redazione de il Foglio. Un incontro che ha agitato le acque del vertice.

Il vertice a Villa Grande

Oltre a Berlusconi e Salvini, a Villa Grande si sono presentati anche Lorenzo Cesa e Antonio De Poli, leader Udc, Maurizio Lupi di Noi con l'Italia. Con Salvini ci sono i capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. Presenti nella residenza romana del Cavaliere anche il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani e i capigruppo azzurri, Paolo Barelli e Annamaria Bernini. "All'inizio del vertice del centrodestra di governo è stato espresso sconcerto perché il presidente Mario Draghi ha ricevuto il segretario del Pd e non i leader degli altri partiti della maggioranza, dopo che, peraltro, era stata chiesta una verifica politica", riferiscono fonti del centrodestra di governo riuniti a Villa Grande. Pare che a mostrare maggiore fastidio siano stati gli esponenti della Lega.

Secondo quanto si apprende, le forze di centrodestra intendono chiedere un incontro al premier Mario Draghi, richiesta che non è ancora stata avanzata. "Incredulità del centrodestra di governo, che si sta confrontando a Villa Grande, per le provocazioni del Pd: il premier non può gestire una crisi così complessa confrontandosi solo con il campo largo di Pd e 5 Stelle, a maggior ragione dopo una crisi causata dallo strappo di Giuseppe Conte e dalle provocazioni del Partito democratico", fanno sapere fonti di coalizione.

Ma al centro del tavolo del vertice di maggioranza sono stati posti anche i temi dell'agenda politica, come "la necessità di una profonda revisione del reddito di cittadinanza (così da recuperare risorse per finanzare l'azzeramento del cuneo fiscale), la pace fiscale e la conseguente rottamazione delle cartelle esattoriali, l'investimento sul nucleare di ultima generazione e un fermo contrasto all'immigrazione clandestina".

"Momento politico preoccupante"

A corredo di un video che lo mostra intento a dialogare con gli alleati di governo del centrodestra, Silvio Berlusconi scrive: "Con gli amici di Lega, Udc e Noi con l'Italia ci siamo riuniti a Villa Grande, qui a Roma. Il centrodestra di governo, riunito a Villa Grande, sta valutando l'attuale momento politico, davvero preoccupante, dovuto agli inspiegabili comportamenti anche delle ultime ore di Giuseppe Conte, del Movimento 5 Stelle e del Partito democratico".

La posizione dei ministri FI

Scelgono la via della prudenza i ministri di Forza Italia, in attesa della convocazione da parte di Silvio Berlusconi in vista delle comunicazioni di Mario Draghi. Maria Stella Gelmini, Renato Brunetta e Mara Carfagna invitano a tenere i nervi saldi. La linea che sembra emergere dagli esponenti azzurri di governo è: sì al Draghi bis ma niente fughe in avanti verso il voto anticipato, nonostante le provocazioni della sinistra e l'incontro Draghi-Letta. "Siamo in un momento di passaggio, non di crisi, e spero che prevalga il buon senso che abbiamo visto negli appelli, nelle telefonate da tutte le cancellerie europee e Oltreatlantico", spiega Renato Brunetta.

Gli fa eco Mara Carfagna, in modo più netto: "I cittadini non capirebbero. Draghi è il premier delle riforme, del Pnrr, del taglio di tasse per otto miliardi, del sostegno alle famiglie in difficoltà a causa dell'inflazione, della diversificazione delle fonti energetiche".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica