Le larghe intese travolgono le coalizioni tradizionali e impongono anche nel voto locale alleanze arlecchino. Dalla Campania alla Sicilia: si fa largo il modello dell'unità nazionale. E così capita di vedere sul palco Luigi Di Maio con Sandra Lonardo Mastella.
Il miracolo dell'era post-covid si materializza a Somma Vesuviana, il popoloso comune dell'hinterland napoletano famoso per il baccalà. Venerdì sera, al comizio di chiusura della campagna elettorale, il ministro degli Esteri e lady Mastella erano al fianco del sindaco uscente Salvatore di Sarno, che tra l'altro sfida il candidato del Pd Giuseppe Bianco.
Altro miracolo dell'era post covid si concretizza in Sicilia. A Paternò, città natale di Ignazio La Russa, stavolta fianco a fianco ci sono Totò Cuffaro e Giuseppe Conte che sostengono la candidatura di Maria Grazia Pannitteri.
Saranno 978 i Comuni che oggi andranno al voto per eleggere un nuovo sindaco: quasi 9 milioni di italiani chiamati alle urne. In totale saranno ventisei i capoluoghi o co-capoluoghi di provincia, di cui quattro anche di regione (Genova, L'Aquila, Palermo e Catanzaro). Il centrodestra è unito in 21 capoluoghi su 26. A Parma Fratelli d'Italia non appoggia Pietro Vignali, sostenuto da Lega e Fi. Il partito di Giorgia Meloni sostiene Priamo Bocchi. Spaccatura anche a Messina, Catanzaro e Verona. Lega e Fdi corrono a Verona al fianco del sindaco uscente Federico Sboarina. Mentre Forza Italia ripropone l'ex sindaco Flavio Tosi. A Catanzaro si impone il modello delle larghe intese con Forza Italia e Lega al fianco dell'ex Pd Valerio Donato e Fdi che schiera la parlamentare Wanda Ferro. Infine riflettori puntati su Messina dove il sindaco uscente Cateno De Luca gioca la carta Federico Basile con l'appoggio di Matteo Salvini. Fdi ha scelto Maurizio Croce. A Palermo la sfida è tra Roberto Lagalla (centrodestra) e Franco Miceli (Pd-M5s). A Genova si sperimenta la «formula Bucci»: il sindaco uscente mette insieme centrodestra e renziani. Dall'altra parte Ariel Dello Strologo, il candidato del campo largo. Da tener d'occhio anche le sfide di Lucca e L'Aquila. Nella città toscana il Pd schiera Francesco Raspini, assessore comunale nella giunta del sindaco uscente, mentre Mario Pardini è il candidato dal centrodestra unito. Prove di terzo polo con Italia Viva e Azione che calano la candidatura del direttore d'orchestra Alberto Veronesi figlio dell'oncologo Umberto. Nella città abruzzese il centrodestra riconferma il sindaco Pierluigi Biondi. Si spacca il centrosinistra diviso nella sfida tra Stefania Pezzopane e il consigliere regionale Americo Di Benedetto.
Intanto monta la polemica sull'organizzazione dei seggi elettorali.
A Palermo la situazione peggiore con molti - pare il 30% - scrutatori e presidenti di seggio che hanno rinunciato. E la Lega se la prende direttamente con la Lamorgese. «Mette a rischio la regolarità del voto se riesce nemmeno a garantire la presenza degli scrutinatori»
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.