"Non sono né imputato né condannato, diversamente avrei fatto altre valutazioni, ma so di essere innocente". Così Giampaolo Scafarto, Il maggiore dei carabinieri finito sotto inchiesta per falso e rivelazione del segreto d'ufficio e depistaggio in merito al caso Consip, spiega a Repubblica perché ha accettato di fare l'assessore alla Legalità di Castellammare di Stabia, in una giunta di centrodestra.
"Nella mia decisione di accettare l'incarico ha pesato, inoltre, il provvedimento del Riesame, confermato dalla Cassazione, che dice che nella mia condotta non c'è dolo e parla di errore involontario", aggiunge. E ancora: "Se si legge l'ordinanza del Riesame ho commesso solo degli errori e, trattandosi di una informativa complessa scritta in 19 giorni, forse ne ho fatti anche pochi". Scafarto critica "l'attenzione eccessiva" sulla notizia e sottolinea che la sua non è stata una scelta di campo, ma svolgerà il suo ruolo da tecnico.
Il carabiniere, infine, fa mea culpa: "L'ho messo anche a verbale nel primo interrogatorio. Mi sono scusato non solo con i Renzi, ma con tutti quelli che involontariamente posso aver tirato in ballo nell'inchiesta".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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