"Io personalmente non vedo le Ong come nemici del popolo, non ci sarà mai ombra su questo". Il leader dell'esecutivo giallorosso, Giuseppe Conte è stato chiaro e, dal palco della festa di Articolo 1, intervistato da Enrico Mentana, ha parlato del caso della nave Diciotti. E, in un certo senso, ha mandato un messaggio al suo ex vice presidente del Consiglio, Matteo Salvini: "Un presidente del Consiglio difende sempre un suo ministro. Il problema dell'immigrazione è un problema serio, non ci si può limitare a gestire gli sbarchi. Noi dobbiamo cotrollare i nostri confini, per constrastare il traffico di vite umane e dobbiamo incrementare la cooperazione". E ancora: "Io non ho mai accettato la formula riduttiva porti aperti o porti chiusi. Ho sempre ragionato in termini di rispetto dei diritti fondamentali".
Quasi contemporaneamente, sul suo profilo Facebook, il leader della Lega ha chiamato "ipocrita" il presidente Conte e ha detto: "I numeri del ministero dell'Interno dicono che Conte ha calato le braghe e ha riaperto i porti. Probabilmente era uno degli impegni chiesti da Macron e Merkel: che l'Italia torni a essere il campo profughi di tutta Europa. E lui, rispettosamente, molto poco dignitosamente da 'avvocato del popolo' ad avvocato di se stesso e dei poteri forti a spalancato i confini del nostro Paese".
Salvini ha poi aggiunto: "Sarò a Lampedusa, dove c'è un sindaco chiacchierono che quando avevamo ridotto gli sbarchi se la prendeva con il governo, adesso che problemi e sbarchi si sono moltiplicati va tutto bene". E poi ha concluso: "Molti mi state scrivendo per chiedermi di Conte. Non conosco Conte. Conosco Antonio Conte, l'allenatore dell'Inter. Altri Conte degni di rispetto, in Italia, non ne conosco".
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