Un inizio del 2021 frenetico, insidioso e spinoso per Giuseppe Conte, che adesso rischia di perdere la poltrona e di lasciare Palazzo Chigi per non aver accolto le richieste presentate da Italia Viva. Il partito di Matteo Renzi in queste settimane si è reso protagonista di una serie di minacce di crisi e ultimatum indirizzata al premier, che non è ancora riuscito a presentare il testo completo e definitivo sulla gestione dei fondi che arriveranno dall'Unione europea. E così il vertice serale si è trasformato in una rissa, con il presidente del Consiglio e il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri finiti nel mirino dei renziani.
A prendere parola questa mattina è stato proprio il fondatore di Iv, il quale ha messo in guardia il capo dell'esecutivo giallorosso la cui strategia sembra essere quella di andare in Aula per verificare la fiducia. "Abbiamo chiesto risposte a Conte con lettere, sms, documenti, riunioni. La risposta è stata sprezzante e sorprendente: ci vedremo in Parlamento, ha detto Conte. Evidentemente è già convinto di avere i voti in Aula, forse di Forza Italia: mi sembra un errore politico e un azzardo numerico. Ma auguri a lui e all’Italia", ha commentato l'ex sindaco di Firenze.
Eppure proprio ieri il premier ha pubblicato un lungo post su Facebook per ammorbidire le posizioni e i toni in questo difficile momento di frecciatine e accuse incrociate: "Sto lavorando anche a rafforzare la coesione delle forze di maggioranza e la solidità della squadra di governo". Sta inoltre preparando una lista di priorità per indirizzare l'azione del governo fino al termine naturale della legislatura. Ma Renzi non ci sta e, nell'intervista rilasciata a La Repubblica, ha risposto per le rime alle lettere pubblicate sui social: "Quando la smetterà di scrivere post retorici e inizierà a confrontarsi sui temi di merito facendo davvero politica, ci troverà a fare l’interesse dell’Italia e degli italiani. Basta che faccia presto, perché non c’è più tempo".
Cosa può succedere
Negli ultimi giorni si è parlato di un possibile ritorno di Maria Elena Boschi, magari al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti o a quello del Lavoro. Ettore Rosato potrebbe finire alla Difesa portando così Lorenzo Guerini al Ministero dell'Interno. La strada del rimpasto è seriamente gradita da Italia Viva? La posizione espressa da Renzi (che tra l'altro ieri sera ha riunito i gruppi di Camera e Senato per tracciare la linea di Iv) è stata chiara: "Se pensano di comprarci sappiano che noi le poltrone le lasciamo, non le chiediamo. Se Conte é certo di avere la squadra migliore del mondo, come dice, buon lavoro. Per ora i risultati non sembrano mostrarlo ma siamo patrioti e facciamo sempre il tifo per il Paese. Anche senza ministre".
Cosa potrebbe accadere in Aula? Non dimentichiamo che, in caso di sfiducia, Renzi ha già pronto il discorso per mettere all'angolo il presidente del Consiglio. "Può darsi che avrei dovuto smettere di fare politica, ma certo lei doveva iniziare a farla dopo essere diventato premier. E invece lei e la politica siete due campi che non si incontreranno mai", sarebbe pronto a dire in Senato. Per poi aggiungere: "Tra scegliere di far fallire il suo progetto o l'Italia, scelgo la prima".
Conte però ha in mente una strategia ben precisa per aggirare la crisi ed evitare di mollare la poltrona: sta valutando il modo con cui chiedere una nuova fiducia - come auspicherebbe il Quirinale - in caso di rimpasto senza però passare per le dimissioni formali come vorrebbe Matteo Renzi. Dunque si starebbe pensando di far presentare il governo in Aula con il presidente del Consiglio pronto a chiedere un nuovo voto di fiducia senza però formalizzare prima le dimissioni. Tuttavia dal Colle e alcuni costituzionalisti avrebbero già espresso più di qualche perplessità sulla ipotetica mossa del premier.
Attenzione alle sorprese
Renzi comunque non esclude sorprese. Lo ha confessato al Corriere della Sera, facendo notare come Conte sia così sereno: "Mi sembra troppo sereno. Dovrebbe essere preoccupato, invece mi pare che non lo sia affatto. Magari ha già un accordo con Berlusconi, magari c’è un pezzo di Forza Italia che gli ha già garantito i voti in Parlamento che verrebbero meno senza Italia Viva.
Non riesco a spiegarmi altrimenti questa sua tranquillità. A questo punto della storia non si può escludere nulla". Pertanto mette al conto che il suo piano possa fallire, con lui all'opposizione e Giuseppi alla guida di un nuovo esecutivo senza Italia Viva.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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