Contro i disastri di Renzi è nato il fronte del Nord

I tagli alla sanità aprono un nuovo fronte. E il governatore Zaia dà l'avviso di sfratto al premier

Contro i disastri di Renzi è nato il fronte del Nord

"Caro Matteo, ora sei avvisato: Veneto, Liguria e Lombardia hanno costituito il fronte del Nord". Luca Zaia dà l'avviso di sfratto a Matteo Renzi. Immigrazione, pensioni, sanità e sicurezza: la misura è colma e le Regioni fanno sentire la propria voce contro un governo incapace di fare gli interessi degli italiani. Intervistato dal Gazzettino, il governatore del Veneto mette in chiaro che non farà sconti al governo. E, con l'appoggio di Giovanni Toti e Roberto Maroni, diventerà "un problema per il governo" Renzi.

Al fronte caldo immigrazione si è aggiunto ieri la sanità, dopo l’intesa sui tagli nella Conferenza Stato-Regioni. "L’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso", attacca Zaia che non si fa problemi a parlare di scelta "scandalosa" che si abbatte su "chi cerca di far quadrare i conti della sanità, mantenendo un elevato standard di qualità". "Come si può accettare un taglio totale da due miliardi e 350 milioni? È inaccettabile che a Roma, come al solito, si cambiano le regole in corsa", afferma il presidente della Regione Veneto evidenziando che "qualche mese fa, prima delle elezioni regionali, tutti i governatori hanno negoziato, sempre con questo governo, i termini del Fondo Nazionale Sanitario. E adesso arriva la sorpresa".

"Se si va avanti così, l’unico futuro della sanità sarà rappresentato dai privati". Zaia spera, però, che si ridiscuta il patto per la salute e si introducano i costi standard. "Se il governo vuole scovare inefficienze - spiega - sa dove sono quelli che sprecano".

Quindi l’avvertimento: "Ora il governo è consapevole che si è concretizzato un asse del Nord che non farà sconti. Soprattutto ad una maggioranza che governa l’Italia dal 2011". "Stia sicuro il premier - conclude Renzi - Veneto, Lombardia e Liguria diventeranno un problema per il governo".

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