Coppi: "La norma del 3%? Legata alle trattative per il Quirinale"

L'avvocato del Cavaliere, Franco Coppi: "Il provvedimento appare utilizzato come un messaggio mentre ci avviciniamo all'appuntamento per la successione di Napolitano"

Franco Coppi, uno degli avvocati della difesa di Berlusconi
Franco Coppi, uno degli avvocati della difesa di Berlusconi

"Mi chiede se la polemica del 3% per i reati fiscali e sul mio assistito Silvio Berlusconi c'entra con la partita per il Quirinale? E io le rispondo di sì altrimenti perché Matteo Renzi promette che la pratica sarò rinviata a presidente eletto e dopo la fine dei servizi sociali a Cesano Boscone?". In una intervista al Fatto quotidiano, l'avvocato del Cavaliere, Franco Coppi, esprime così il suo pensiero sulla norma prima inserita nel decreto sul Fisco e poi bloccata dal premier.

Secondo il legale, "il provvedimento appare legato alle trattative per il Quirinale, utilizzato come un messaggio mentre ci avviciniamo all'appuntamento per la successione di Giorgio Napolitano. È scorretto per i cittadini che potrebbero beneficiare della soglia del 3% e per il Berlusconi politico. Per fortuna, il problema non mi riguarda.

Quel che posso evidenziare è che il Tesoro e Palazzo Chigi non potevano non sapere l'esistenza del codice. E mi domando: perché ieri ritenevano giusta la legge e oggi è sbagliata? Colpa sempre di Berlusconi?".

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