Lavori in corso a Palazzo Chigi per definire il decreto con la proroga delle misure per contenere la diffusione del Covid-19. Le disposizioni fin qui adottate verranno mantenute, al momento, fino al 13 aprile. Questo è quanto si legge nella bozza del decreto visionata dall'Adnkronos e che il premier Giuseppe Conte dovrebbe firmare già in serata.
Si va dunque verso l'atteso prolungamento della chiusura di negozi, bari e ristoranti, la conferma allo stop di molte attività produttive e la limitazione della circolazione delle persone, se non per i soliti motivi di lavoro, salute o necessità.
Il documento parla chiaro: "L'efficacia delle disposizioni dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 8, 9, 11 e 22 marzo 2020, nonché di quelle previste dall'ordinanza del Ministro della salute del 20 marzo 2020 e dall'ordinanza del 28 marzo 2020 adottata dal Ministro della salute di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti è prorogata fino al 13 aprile 2020".
Tutto come previsto, quindi. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, era stato chiarissimo: "I dati migliorano ma sarebbe un errore cadere in facili ottimismi. L'allarme non è cessato e per questo è importante mantenere fino al 13 aprile tutte le misure di limitazioni economiche e sociali e degli spostamenti individuali".
“Gli esperti – ha aggiunto Speranza - dicono che siamo sulla strada giusta, e che le misure drastiche adottate iniziano a dare risultati. Ma sarebbe un errore imperdonabile scambiare questo primo risultato per una sconfitta definitiva del Covid, è una battaglia lunga, e non dobbiamo abbassare la guardia. La ripresa sarà prudente e graduale e sulle modalità sono al lavoro gli scienziati".
Un'ulteriore stretta sugli allenamenti sportivi
Il Dpcm, che dovrebbe entrare in vigore a partire dal 4 aprile, potrebbe contenere un'ulteriore stretta sugli allenamenti sportivi. Oltre alla sospensione degli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati, potrebbero essere sospese le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, all'interno degli impianti sportivi.
Un punto, questo appena elencato, che va a modificare quanto stabilito in precedenza, quando invece era stata concessa la possibilità per gli atleti professionisti di allenarsi, anche alla luce del rinvio di Olimpiadi ed Europei, oltre a tornei nazionali e internazionali di varie discipline. La stretta sarebbe valida anche per le squadre di calcio che non potrebbero convocare i giocatori per la ripresa degli allenamenti.
Nella bozza del Dpcm si legge che "sono sospese altresì le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, all'interno degli impianti sportivi di ogni tipo". Il documento potrebbe tuttavia subire modifiche prima della firma del premier.
I dubbi sull'"ora d'aria"
L'interrogativo più grande è quello che riguarda la cosiddetta "ora d'aria" da concedere ai bambini. Come sottolinea Il Corriere della Sera non è ancora stato deciso se sarà inserita una norma ad hoc nel decreto o se questa resterà una raccomandazione da inserire semplicemente sul sito del governo in una apposita sezione di "domande e risposte".
Ricordiamo che nella circolare inviata dal Viminale ai prefetti in merito a spostamenti e assembramenti è specificato che "è da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione".
è da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.