Si è tenuta ieri a Hong Kong la prima manifestazione in circa due anni contro un provvedimento del governo. I manifestanti hanno però dovuto osservare alcune regole come la limitazione del numero di partecipanti e l'obbligo di indossare un tesserino identificativo. Pechino ha imposto una legge sulla sicurezza nazionale nella metropoli cinese nel 2020 per porre fine alle proteste a favore della democrazia che hanno scosso l'isola e per reprimere il dissenso. Da allora si sono svolte solo poche proteste pubbliche contro la politica del governo locale a causa della repressione e delle misure contro il Covid-19. La manifestazione odierna aveva lo scopo di opporsi a un progetto di discarica nell'est del territorio. È la prima ad aver ottenuto l'autorizzazione ufficiale dalla revoca delle misure sanitarie.
Decine di persone hanno partecipato alla prima manifestazione autorizzata di Hong Kong contro il governo dopo l'abolizione di parte delle restrizioni del Covid sottoponendosi però a regole molto rigide e senza precedenti, tra cui indossare un badge numerato al collo. Le regole della polizia, chiamata a far rispettare le regole di sicurezza, sono arrivate in una fase in cui l'hub finanziario promuove il suo ritorno alla normalità dopo anni di controlli anti-virus e turbolenze politiche.
Tuttavia, gli organizzatori hanno dovuto rispettare i requisiti della polizia, come l'adozione di misure per garantire che il numero di partecipanti non superasse l'affluenza prevista di 100 persone e la richiesta di una prova di «ragionevole scusa» per i manifestanti che indossavano maschere durante l'evento.
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