Il corteo della legalità e la mail che imbarazza la Raggi

Per evitare il flop, i grillini precettano via mail i dipendenti municipali "costringendoli" a partecipare al corteo della legalità

Il corteo della legalità e la mail che imbarazza la Raggi

Dipendenti precettati dalla sindaca e “costretti” a mobilitarsi. Anche se non vorrebbero. Ovvero ancora polemiche sul corteo anti-mafia (o anti-giornalisti?) organizzato dai Cinquestelle.

A svelare l’ennesima gaffe dei grillini è Il Messaggero che ha raccolto la segnalazione preoccupata di alcuni dipendenti del X Municipio. Tutto ruota attorno ad una mail, una mail davvero strana, con cui la Gestione Risorse Umane – Ufficio Personale Amministrativo Tecnico del X Municipio, con tanto di logo del Campidoglio, invitava gli impiegati della municipalità a partecipare alla marcia contro la mafia e la criminalità di sabato scorso, proposta da Virgina Raggi in seguito al pestaggio dell’inviato di Nemo Daniele Piervincezi e dell’operatore Edoardo Anselmi.

Si legge nella missiva: “In vista della manifestazione contro la criminalità, indetta dalla Sindaca Virginia Raggi, e pubblicata sulla home page del sito di Roma Capitale per conto del Direttore del Municipio Roma X, si porta a conoscenza dei dipendenti della struttura territoriale dell’invito ad aderire per chi, naturalmente, lo volesse. L’appuntamento è alle ore 15.10 sotto il Municipio per recarsi poi insieme alla manifestazione”.

Sebbene il testo specifichi “per chi naturalmente lo volesse”, l’appuntamento è fissato sotto la sede del Municipio, in piazza della Stazione Vecchia, e non nel luogo da cui prenderà le mosse il corteo. A guardarlo bene, non è poi così libero questo “invito”.

Si parte tutti assieme, ci si conta, si verificano le presenze e, quindi, anche quali sono i dipendenti fedeli al primo cittadino della Capitale e quali, invece, no. Una verifica che sembra limitare la libertà di adesione o meno all’evento, determinando nei lavoratori una potenziale discriminazione interna.

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