Tagli? No, grazie. Mentre il governo cerca in tutti i modi di far quadrare i conti, arriva l'ennesimo schiaffo agli italiani che da anni sono chiamati a fare sacrifici.
Stavolta a fregarsene delle raccomandazioni sul tetto di 240mila euro agli stipendi pubblici è nientedimeno che la Banca d'Italia, che lo scorso 25 luglio ha ben pensato di aumentare del 15% componente retributiva fissa di alcuni (qualche decina) dirigenti, che in pratica prenderanno circa 3-4mila euro lordi all'anno per le spese di rappresentanza.
Come racconta Libero, l'indennità viene erogata ogni sei mesi e non finisce tra i dati pubblicati per la trasparenza sul sito di Bankitalia. su base semestrale, e l’importo non è reso pubblico nella sezione trasparenza del sito istituzionale della Banca d’Italia.
Complessivamente ora dovrebbe trattarsi di una spesa di circa 20mila euro l'anno per le cosiddette "spese di decoro" (cravatte, vestiti, scarpe, ecc.). Una voce che inizialmente veniva rimborsata ai funzionari che dovevano inserirla in nota spese, ma che col tempo è diventato un rimborso forfettario a cadenza semestrale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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