Cernobbio. Un certo ottimismo, grande fiducia delle imprese e poi vaccini, tanti vaccini, perché il Covid non passerà tanto presto: è diventato endemico.
Nessuno poteva pensare che il 47simo Forum Ambrosetti, il secondo dell'era Covid, al via da ieri a Cernobbio, nascondesse sacche di no-vax. Non è roba da poteri forti. Tanto che per entrare a Villa d'Este, oltre all'accredito serve anche il green pass. E infatti il vaccino è stato senz'altro il grande protagonista dei dibattiti di ieri, svolti come sempre a porte chiuse. Così, al domandone della giornata per economisti, manager e banchieri presenti - se siamo finalmente fuori dal tunnel del Covid - la risposta che più descrive il clima che si respira nell'economia e nella società l'ha fornita Niall Ferguson, scrittore e storico britannico: non siamo affatto nel post Covid, siamo semplicemente entrati nella sua fase endemica. Nella quale crescita e business possono marciare liberamente, la vita avanza normale, ma a condizione che si sia vaccinati, perché il Covid si trova bene e resta con noi.
Lo ha confermato anche Anthony Fauci, l'immunologo consulente della Casa Bianca, collegato in video: «Difficile dire quando finirà la pandemia». Mentre per Carlo Cottarelli, il noto economista che ha condotto il dibattito sulle previsioni economiche, ha ribadito che dalla discussione tra i partecipanti «c'è un certo ottimismo sulla ripresa. Ma se si torna alle chiusure diventa tutto un altro mondo. Quindi vacciniamoci, vacciniamoci, vacciniamoci».
In questo clima emerge comunque l'ottimismo della volontà del sondaggio presentato in apertura da Ambrosetti: la fiducia attuale delle imprese è al massimo degli ultimi anni. L'indicatore - costruito con oltre 350 top manager operanti in Italia su prospettive di business, occupazione e investimenti - mostra fiducia al massimo (70,6 su 100), più del doppio della valutazione di giugno (30,2), mentre un anno fa era pari a -21,1). «Siamo in un'era geologica diversa, un'accelerazione di ottimismo simile non l'avevamo mai registrata prima. L'ondata di fiducia non investe solo il presente, ma si proietta sull'immediato futuro».
In ogni caso, la prima giornata, dedicata a Covid ed economia, ha lasciato la pandemia ancora al centro del dibattito. Condizionando il forum che tradizionalmente segna la ripresa dopo l'estate e ambisce a dettare molti punti dell'agenda politica ed economica del Paese. Poche le presenze (anche per il numero chiuso degli accrediti) e spariti i personaggi che hanno fatto la storia di questo appuntamento anche mediatico. Nemmeno Vladimir Putin ha fatto la differenza: l'attesa per il messaggio del presidente russo, in apertura del forum, aveva creato tante aspettative. Di fronte alla una platea europeista e atltantica per eccellenza, cosa voleva comunicare Putin? Il messaggio rivolge un augurio per successo del forum in «uno dei luoghi più pittoreschi del Belpaese» nell'anno della «presidenza italiana del G20».
E coglie l'occasione per dire che «l'Italia è tradizionalmente per noi un partner di grande rilevanza» con cui «sviluppare il costruttivo dialogo russo-italiano». Resta dunque da capire se si è trattato di una nuova apertura, o di una captatio benevolentiae.
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